Cva, il Comitato ribadisce: “Qualunque decisione sia sottoposta a referendum”
“Qualunque decisione circa il futuro della Cva, quotazione, vendita, fusione, ecc. deve essere sottoposto a referendum consultivo popolare”. A ribadirlo, in un nota, è oggi il
Comitato giù le mani dalle acque e da Cva, dopo la nuova proposta di Iren arrivata alla Regione per Cva.
“Sostenere oggi che si tratti di una novità è sbagliato” sottolinea il Comitato “E’ almeno dal 2014 con l’incentivo alle fusioni previsto dal governo Renzi, che le quattro grandi multiutility ( Iren, Acea, A2A e Hera) si stanno guardando intorno per capire dove poter “crescere”. E l’occasione per Iren era quella di espandersi nel Nord-Ovest. Gli altri spazi sono già occupati dalle altre multiutility”.
Il Comitato risponde poi a “chi oggi propone di tenere gli occhi aperti” , ricordandolo loro come “la quotazione è tecnicamente e nei fatti una vendita, per il momento forse del 35% delle azioni di CVA, ma che spalanca la strada a successive possibili vendite di altre quote, fino alla perdita del controllo e della proprietà della CVA”.
“E comunque – conclude la nota – non basta avere gli occhi aperti, bisogna saper vedere e avere uno sguardo profondo e intelligente ( intum ligere…), che sappia cogliere complessivamente tutta la realtà della vicenda CVA. Che non può e non deve essere ridotta solo a delle valutazioni tecnico-economiche, il cui criterio di valutazione è il guadagno immediato”.