Datalogic, alla ricerca di una soluzione per evitare lo spostamento della produzione

09 Maggio 2017

Sulla spostamento del centro di produzione della Datalogic da Donnas a Bologna, con la conseguente perdita di 12 posti di lavoro, si aprono degli spiragli. Nell'incontro avuto ieri all'Assessorato fra i vertici aziendali e i sindacati, la Datalogic ha confermato l'intenzione di lasciare in Valle d'Aosta il centro di ricerca spiegando la scelta legata invece alla produzione. 

"Faremo all'azienda una proposta – spiega il segretario della Fiom-Cgil, Enrico Monti – vedendo che tipo di produzione si può mantenere qui in Valle d'Aosta. Da parte dell'azienda c'è la disponibilità a fare delle valutazioni. Tireremo le somme entro un mese". 

Le rassicurazioni dei vertici della Datalogic sul mantenimento in Valle del centro di ricerca non convincono però i sindacati. "Abbiamo ben presente quanto successo a Sesto Calende – ribadisce Monti – Inoltre stanno costruendo un grosso stabile a Monte San Pietro per accogliere la parte di ricerca, il che ci preoccupa". 

La situazione dell'azienda è stata al centro questa mattina anche dei lavori del Consiglio regionale. "I tempi sono molto stretti. – ha ricordato l'Assessore regionale alle Attività produttive, Fabrizio Roscio – Abbiamo provato ad attivare degli incontri fra le parti e le strutture per individuare delle soluzioni anche attraverso i bandi che ci sono della Regione per mantenere l'attuale occupazione".

Oltre alla situazione della Datalogic si è parlato anche della Gps Standard. L'azienda di Arnad aveva annunciato ai sindacati l'intenzione di aprire una procedura di licenziamento collettivo per 15 persone. Procedura che però ad oggi come ha spiegato l'Assessore non è arrivata. 

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