Donnas, la Datalogic sposta la produzione a Bologna. A rischio 12 posti di lavoro

02 Maggio 2017

Altri dodici posti di lavoro rischiano di scomparire in Bassa Valle. La Datalogic ha annunciato infatti la decisione di spostare il centro di produzione di Donnas a Bologna. Ma la preoccupazione dei sindacati è anche rivolta alla sopravvivenza della sede valdostana dell'azienda che impiega altre 25 persone nel settore della ricerca. 

"Il problema era già emerso un anno fa in sede di accordo integrativo" racconta Enrico Monti della Fiom Cgil "In quell'occasione i vertici avevano ribadito la prevalente vocazione di ricerca di Donnas mettendo in ombra l'aspetto produttivo. Firmato l'integrativo i responsabili dell'azienda si sono poi precipitati a Donnas annunciando la decisione di spostare la produzione a Bologna.". A questo punto la Fiom Cgil che non è stata coinvolta in questo passaggio, se non attraverso le tre Rsu, ha chiesto un incontro con la proprietà. "La nostra preoccupazione è che si toglie una foglia dopo l'altra, come già successo tre anni fa nello stabilimento di Sesto Calende, simile a quello di Donnas e che è stato poi chiuso.  Questa centralizzazione produttiva a spese della sede di Donnas non ci convince, ci chiediamo se lo stabilimento con solo la parte di ricerca e 25 dipendenti potrà mantenersi". 

La Datalogic si era insediata nel 2009 rilevando la Laservall che a quel tempo contava una ottantina di dipendenti.

Lunedì prossimo i sindacati incontreranno assieme all'Assessore alle Attività produttive la proprietà. "Siamo preoccupati  – ribadisce Monti – la tendenza che sta emergendo è che degli stabilimenti storicamente insediati in Valle d’Aosta se ne stanno andando via e non sto parlando di Lavazza, dove lì ci sono delle chiare responsabilità politiche". Nei giorni scorsi Fabrizio Roscio ha già avuto un primo confronto con alcuni dirigenti incaricati dalla proprietà. "Hanno delle esigenze – spiega l'Assessore – che non sono compatibili con la nostra volontà di far restare qua la produzione, vedremo se sarà possibile trovare delle soluzioni. Sulla ricerca ci hanno confermato non solo l'intenzione di rimanere ma anche di potenziare il polo". 

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