Economia valdostana in crescita nei primi sei mesi del 2024: traina ancora una volta il turismo
Nei primi sei mesi del 2024, l’economia della Valle d’Aosta ha registrato una crescita superiore rispetto alla media nazionale e al Nord Ovest. Secondo le previsioni di Banca d’Italia, presentate oggi nella sede regionale, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023 (contro lo 0,4 per cento a livello nazionale e lo 0,3 per cento nel Nord Ovest).
A sostenere l’incremento è stato principalmente il turismo, favorito dalla presenza di visitatori stranieri, che non è stata frenata neanche dall’alluvione di fine giugno. Nonostante una riduzione delle presenze totali nel solo mese di luglio (-12,2% su base annua), nei primi tre trimestri del 2024, escluso luglio, le presenze sono aumentate del 3 per cento. Anche i transiti di veicoli leggeri hanno segnato un +3,9 per cento. Al contrario, il traffico di mezzi pesanti è calato del 7,8 per cento, complice la chiusura della bretella di Santhià. In controtendenza, il traforo del Frejus ha visto un forte incremento di transiti nello stesso periodo.
Export in ripresa, trainano macchinari e bevande
L’industria valdostana ha registrato segnali positivi nei primi sei mesi del 2024, con un aumento delle esportazioni del 3,6 per cento, che sale al 9,3 per cento in termini reali secondo le elaborazioni di Banca d’Italia. Tra i settori protagonisti, spiccano i macchinari e le bevande. Il contributo della metallurgia è tornato a essere significativo solo nel secondo trimestre.
Sul fronte geografico, le esportazioni verso il Regno Unito sono cresciute del 170 per cento, grazie all’acquisizione di Cogne Acciai Speciali di un’azienda inglese. In aumento anche l’export verso gli Stati Uniti (+16 per cento, trainato da bevande e macchinari), mentre la Svizzera ha segnato un incremento più contenuto (+3,9 per cento). Tra i mercati europei, si registra invece un calo verso la Germania (-29,4 per cento) a causa della crisi del settore automotive, mentre le esportazioni verso la Francia rimangono stabili.
Settore edile in espansione con il PNRR
Il settore delle costruzioni continua a crescere, sostenuto dai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che compensano il graduale esaurimento del Superbonus, almeno fino al 2026.
Occupazione e redditi in aumento, ma permangono difficoltà di reperimento personale
L’occupazione è cresciuta dell’1,2 per cento, portando a un ulteriore calo del tasso di disoccupazione. Tuttavia, le imprese segnalano difficoltà nel trovare personale qualificato. Secondo l’indagine Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, a ottobre 2024, il 55,7 per cento delle assunzioni previste riguardava profili difficilmente reperibili.
Nonostante il buon andamento del mercato del lavoro, la Cassa integrazione ordinaria ha registrato un aumento nei primi nove mesi del 2024, legato alle difficoltà del comparto metallurgico. Le ore autorizzate per Cassa integrazione guadagni (CIG) e Fondi di solidarietà sono state oltre 396 mila, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il reddito delle famiglie valdostane è cresciuto del 3,1 per cento nel primo semestre del 2024, sostenuto dal calo dei prezzi (-0,3 per cento in Valle d’Aosta a settembre, rispetto al +0,7 per cento in Italia). Il maggior potere d’acquisto ha contribuito a un incremento dei consumi superiore alla media nazionale.
Prestiti e mutui in calo
Il credito alle famiglie, soprattutto per l’acquisto di abitazioni, continua a diminuire. Nei primi sei mesi del 2024, i mutui hanno segnato un calo del 3,8 per cento, in linea con il trend registrato a fine 2023 (-1,4 per cento sui dodici mesi).
Previsioni caute per il 2025
Le previsioni per la fine del 2024 e il primo trimestre del 2025 si mantengono prudenti, come delineato da Luciana Aimone Gigio e dal direttore della filiale di Aosta, Simone D’Inverno, e del suo vice Paolo Mistrulli. Gli indicatori di Confindustria segnalano un rallentamento degli ordini e una diminuzione della produzione industriale, accompagnati da un indebolimento della domanda di lavoro.
Nel settore dei servizi, gli indicatori restano positivi ma mostrano un leggero rallentamento dell’attività. Il comparto turistico, invece, guarda con fiducia alla prossima stagione invernale, sostenuto da una ripresa degli investimenti e da prospettive di aumento dell’occupazione.