Federalberghi lancia una petizione: “Salviamo le imprese ed i lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi”
“Salviamo le imprese ed i lavoratori del turismo, prima che sia troppo tardi”. Non lascia spazio ad equivoci, già a partire dal titolo scelto, la petizione lanciata sulla piattaforma change.org da Federalberghi – la Federazione della Associazioni Italiane Alberghi e Turismo – e che conta già (in questo momento) 7.342 firme.
Nella petizione, che sta prendendo piede anche nel “flusso” social valdostano, si legge: “Il turismo è un motore indispensabile per l’economia italiana e contribuisce in maniera significativa alla produzione di reddito e posti di lavoro. Le imprese turistiche generano ogni anno un valore aggiunto di 93 miliardi di euro, pari al 6% del PIL italiano. Alberghi e pubblici esercizi danno lavoro ad oltre 1,3 milioni di dipendenti, in prevalenza donne (52,6% sul totale) e giovani (il 60,1% ha meno di 40 anni). Importanti sono anche le ricadute positive sugli altri settori economici. La quota di PIL attivata direttamente ed indirettamente dal comparto turistico è superiore al 13% ed al settore sono complessivamente riconducibili quasi 3,4 milioni di posti di lavoro, pari al 15% del totale. La crisi pandemica ha devastato l’intero settore, accanendosi in particolar modo sulle strutture turistico ricettive e termali, in tutte le destinazioni”.
Un crollo – si legge ancora – che parla di un 51,4% di pernottamenti in meno nei primi dieci mesi del 2020 in Italia, per 207 milioni di presenze perse rispetto all’anno precedente, con il picco in perdita delle presenze straniere del 68,9%.
“Si può stimare che il 2020 si sia chiuso con una perdita di 236 milioni di presenze, con un calo di oltre il 54% rispetto all’anno precedente, con punte che in alcune località hanno superato l’80% – scrive Federalberghi –. Purtroppo, il 2021 si è aperto all’insegna di un ulteriore peggioramento, anche a causa del perdurare del blocco dei flussi internazionali, del divieto di spostarsi da una regione all’altra e delle limitazioni alle attività ed ai servizi che caratterizzano i viaggi, per vacanza e per lavoro”.
L’appello di Adava
Petizione che, a livello locale, è stata condivisa rilanciata da Adava, dopo l’assemblea straordinaria di Federalberghi nazionale a cui hanno partecipato, in qualità di delegati regionali, il Presidente Filippo Gérard e il membro di Giunta nazionale Alessandro Cavaliere.
“Tale iniziativa – ha spiegato Gérard – non è pensata unicamente a tutela delle strutture turistico alberghiere, ma a chiunque e a qualunque titolo operi e viva di turismo. Ritengo doveroso che ciascuno di noi si faccia promotore e sostenitore della petizione verso i colleghi imprenditori e tutti coloro che sono sensibili rispetto alla situazione di grave difficoltà del settore turistico. È di tutta evidenza l’importanza che la petizione venga sottoscritta dal maggior numero possibile di persone, quanti più la sottoscriveranno tanto più sarà seriamente presa in considerazione. Il mio invito è dunque rivolto ai singoli imprenditori, ai lavoratori e cittadini che possono aggiungere la propria firma sottoscrivendo la petizione online”.
Le richieste
Considerando “gli aiuti sin qui stanziati in favore delle imprese non sono sufficienti”, sono diverse le richieste che la petizione mette sul tavolo, rivolgendosi al Governo:
- la liquidazione di ristori efficaci e adeguati, con erogazioni mensili che accompagnino le imprese turistico ricettive sino alla fine della crisi e un’erogazione iniziale che corregga le sperequazioni che si sono verificate a causa del meccanismo utilizzato nel 2020;
- la proroga sino al 31 dicembre 2022 dei termini di pagamento delle rate relative a prestiti, mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale;
- l’elevazione sino a 20 anni della durata dei finanziamenti “garantiti” dallo Stato ai sensi del decreto liquidità;
- l’esonero dal pagamento della seconda rata IMU per l’anno 2021, da riconoscersi anche nel caso in cui ci sia coincidenza sostanziale tra il soggetto passivo dell’imposta e il soggetto gestore dell’impresa;
- la proroga del credito d’imposta sui canoni di locazione sino al 31 dicembre 2021 ed elevazione della misura all’80%;
- la cancellazione della Tari e del canone Rai per gli anni 2020 e 2021 e, per il futuro, commisurazione della tariffa all’effettiva produzione dei rifiuti;
- la proroga dell’esonero dal pagamento dei contributi per l’assunzione del personale stagionale, affinché possa essere applicata alle assunzioni che avverranno nel corso del 2021;
- la revisione delle modalità di esonero contributivo in favore delle imprese che richiamano in servizio i dipendenti che si trovano in cassa integrazione, al fine di riconoscere il beneficio anche nel caso in cui il rientro in servizio riguardi solo una parte del personale;
- il rinvio sino a fine 2021 delle scadenze per il pagamento di imposte;
- l’introduzione di un credito d’imposta del 110% per la riqualificazione delle strutture turistico ricettive;
- la riduzione al 5% dell’aliquota IVA sulle prestazioni alberghiere, così come è stato fatto in altri Paesi europei;
- la proroga della cassa integrazione per gli assunti a tempo indeterminato;
- l’istituzione di misure di soccorso efficaci e rapide per i lavoratori stagionali del turismo, che – a seguito della mancata ripresa della stagione invernale – si ritrovano privi di reddito, indennità di disoccupazione e copertura previdenziale e vengono per tal via costretti ad abbandonare il settore, che si ritroverà ancora più fragile nel momento della tanto attesa ripresa economica;
- l’aggiornamento del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia, al fine di elevare la misura degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità.