Feletti, i dipendenti denunciano: “La proprietà sta smantellando lo stabilimento valdostano”
"Ci hanno sempre preso in giro, fino ad oggi siamo stati in silenzio perché non volevamo intralciare le trattative con eventuali acquirenti ma ora che ci stanno portando via i macchinari vogliamo che tutti sappiano come stanno le cose". A parlare è Flavio Perazzolo, da quasi 24 anni dipendente della Feletti di Pont-Saint-Martin. Nei giorni scorsi i lavoratori dell'azienda si sono riuniti in assemblea e hanno deciso di denunciare in una nota il "comportamento vergognoso e irresponsabile" manifestato fin qui dall'azienda, la Holding dolciaria italiana di Castelleone (Cremona), gruppo nel quale Feletti è entrata nel 2012. "L’atteggiamento, oltre che irrispettoso verso la comunità di Pont- Saint Martin, tende a denigrare quanti nel tempo hanno contribuito con il loro lavoro ai buoni bilanci economici e al buon nome del marchio Feletti 1882".
La crisi della Feletti è iniziata nell'autunno 2014 con la decisione di mettere in cassa integrazione i 15 dipendenti. Nei mesi successivi è arrivato lo stop all'attività e ora il trasferimento dei macchinari da Pont-Saint-Martin allo stabilimento di Cremona dove il cioccolato a marchio Feletti è già stato messo in produzione.
"Ci è sempre stato detto in questi mesi che la volontà dell'azienda era di cedere il marchio ma in realtà non hanno mai voluto trattare con gli almeno quattro imprenditori che si sono fatti avanti" spiega Perazzolo. A essere trasferiti nello stabilimento di Cremona sono stati in principio le macchine incartatrici a cui sono seguite le macchine temperatrici. "Adesso è come se abbiamo un'auto con solo la carrozzeria e non il motore" sottolinea Perazzolo.
I dipendenti – 6 in cassa integrazione a zero ore e 8 in mobilità volontaria – chiedono ora alle istituzioni, al Comune di Pont Saint
Martin e alla Regione di intervenire. "La Feletti è una bella e storica azienda, è un marchio di qualità, apprezzato, che stagionalmente arrivava ad impiegare fino a 30 persone, qualcuno si deve muovere per salvarla perché perdere anche questa realtà fa davvero arrabbiare" ricorda Perazzolo.
Venerdì prossimo sindacati e azienda torneranno ad incontrarsi, all'ordine del giorno c'è il futuro dell'azienda. "Fino ad oggi abbiamo fatto tutto il possibile per cercare di salvare la Feletti ma, come denunciano i lavoratori – spiega Edy Paganin del Savt – l'azienda ha chiuso le porte a tutti gli imprenditori che si sono presentati".