Fipe-Confcommercio e Fiepet Confesercenti chiedono l’apertura di bar e ristoranti fino alle 22
Dopo l’incontro dall’approvazione da parte del Comitato tecnico scientifico delle linee guida per la riapertura degli impianti da sci in zona gialla, Fipe-Confcommercio e Fiepet Confesercenti chiedono ora al Governo un nuovo Dpcm per far riaprire chi può lavorare in piena sicurezza, ampliando gli orari.
“È un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo – spiega Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio –. Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza. Desidero ringraziare il Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Morani e il CTS per l’attenzione dimostrataci e per la volontà di arrivare ad un risultato. Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino alle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli. Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli in questa direzione”.
“Adesso – aggiunge Giancarlo Banchieri, Presidente di Fiepet-Confesercenti – ci aspettiamo che la novità venga recepita al più presto in un provvedimento legislativo, che elimini anche le inique restrizioni sulla vendita d’asporto che colpiscono le enoteche. Dopo un anno terribile, le imprese della somministrazione vogliono tornare a lavorare in sicurezza”.
Pour l’Autonomie chiede bar e ristoranti aperti fino alle 22
Il gruppo Pour l’Autonomie ha annunciato che porterà nel prossimo Consiglio regionale alcune iniziative per sostenere i pubblici esercizi.
In una nota si legge che i consiglieri regionali Rollandin, Baccega e Carrel stanno lavorando “per coinvolgere anche l’Assemblea regionale su una tematica che è ormai una seria questione economica da risolvere al più presto e che può diventare anche un problema di natura sociale”.
“La crisi sanitaria è diventata anche crisi economica – spiegano i tre eletti – e rischia di avere gravi ricadute sulla tenuta del sistema sociale in Valle d’Aosta. Abbiamo una realtà economica particolare, il sistema montagna vuole attenzioni diverse da quello che è il resto dell’Italia. Facciamo valere la nostra autonomia e tuteliamola. Noi stiamo lavorando in questo senso e vogliamo impegnare il Governo valdostano, prevedendo la possibilità di tenere aperti i bar e i ristoranti fino alle ore 22 pur mantenendo in vigore tutte le misure previste dai protocolli Anti-Covid”.
“Visto l’immobilismo attuale, su questa tematica – aggiungono i consiglieri di Pour l’Autonomie –, così come sulla questione Palaindoor che penalizza gravemente il settore dello sport, chiederemo alla maggioranza una presa di posizione netta, che riteniamo non più rinviabile”.