“Garanzia Giovani” è un flop: stagisti senza rimborso da novembre
Hanno tra i 18 e i 28 anni, non studiano e non lavorano. Per fare un’esperienza lavorativa e per accrescere le loro competenze hanno scelto di iscriversi al Progetto “Garanzia Giovani” della Valle d’Aosta e di partecipare al bando, uscito a ottobre scorso, che metteva a disposizione una trentina di posti.
Hanno preso regolarmente servizio dal 1° novembre scorso, ma da allora non vedono un euro. Dei 433,86 euro mensili che gli spetterebbero come rimborso per il servizio prestato – chi in attività educative a favore dei minori, chi alle persone anziane o ai cittadini immigrati, chi nell’ambito dei trasporti sanitari e così via – neanche l’ombra.
La conferma del mancato pagamento arriva dagli enti che accolgono i giovani in tirocinio. “La situazione in effetti è imbarazzante: i ragazzi sapevano di dover aspettare tre mesi, ma ora ne sono passati altri due e i nostri giovani da novembre non hanno visto un soldo” spiega Mauro Cometto coordinatore della Federazione dei Volontari del soccorso. E poi continua Cometto “abbiamo più volte sollecitato: non so dove stiano le responsabilità, ma il risultato non cambia”.
La maggior preoccupazione di Cometto, la cui organizzazione accoglie 5 tirocinanti, riguarda la sfiducia che si crea negli stessi ragazzi. “Situazioni come queste non aiutano sicuramente i ragazzi a scegliere progetti come Garanzia Giovani, noi continuiamo a farli e a crederci, ma indubbiamente si fa fatica”.
Anche Riccardo Jacquemod della cooperativa La Sorgente conferma il grave ritardo: “credo che la Regione non abbia un capitolo di spesa dedicato e sia in attesa dei soldi dal Ministero”.
Ma una buona notizia c’è: i soldi, il condizionale è d’obbligo, dovrebbero arrivare la prossima settimana. A dirlo è Igor Rubbo, dirigente della struttura Politiche della formazione. “Questo programma è pagato con fondi dello Stato, con una procedura che attinge direttamente ai fondi ministeriali” ci spiega “in effetti sul 2018 non c’erano risorse necessarie a pagare le mensilità previste”. “La situazione, dopo i nostri solleciti, si è sbloccata martedì scorso e la prossima settimana saremo in grado di pagare tutte e sei le mensilità arretrate ovvero da novembre fino a marzo”.