Giunta Confcommercio: “Poca attenzione al comparto, ci aspettavamo un maggior sostegno”

23 Aprile 2020

“Si attendeva un sostegno maggiore alle aziende. La Legge regionale n. 5 pubblicata ieri contenente – ulteriori misure regionali urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID 19 – con un provvedimento da 25 milioni di euro è assolutamente insufficiente in questo momento, è un piccolo passo, ma si aspettava ben altro”. A dirlo è la Giunta di Confcommercio che ieri si è riunita in videoconferenza per far l’analisi della situazione e tracciare le linee per guidare la Valle d’Aosta fuori dal tunnel della crisi causata dal coronavirus e “che viene affrontata dalla politica con scarsa incisività senza contezza dei tanti drammi umani e del disastro economico che giorno dopo giorno colpisce uomini, donne attività economiche e aziende.”

Durante la riunione è stato inoltre evidenziato come l’Associazione non sia più disponibile a invasioni di competenze di altre associazioni. “Non siamo più disposti a tollerare che ci sia chi si preoccupa della ristorazione per distrarre l’attenzione sulle nostre proposte, ben rappresentate dalla Fipe che fino ad oggi, anche a livello nazionale, ha svolto un grande lavoro. Evidenziamo che la nostra federazione è l’unica sigla valdostana preposta alla tutela e alla rappresentanza del settore somministrazione alimenti, dal semplice bar alla trattoria o ristorante, fulcro dell’offerta turistica valdostana; di conseguenza chiediamo che il mondo politico tenga conto di questo aspetto considerando la nostra associazione il punto di riferimento sulle tematiche del settore e le misure di aiuto in un momento così complesso come l’emergenza sanitaria attuale”.

L’Associazione ribadisce, quindi, la richiesta di un tavolo tecnico e ha dato mandato al Direttore Generale, Adriano Valieri, di individuare le possibili azioni da intraprendere, di intesa con il Celva e le amministrazioni Comunali ad esempio “l’ampliamento temporaneo dei dehors, in modo da poter servire i clienti all’esterno date le probabili limitazioni e restrizioni sugli spazi interni e per quanto riguarda il commercio al dettaglio di poter prevedere la possibilità di esporre le merci all’esterno senza dover richiedere e pagare l’occupazione suolo pubblico”.

Particolare preoccupazione viene espressa sul settore della ristorazione. “In base alle attuali norme sulle distanze sociali tantissime aziende non dispongono di spazi fisici adeguati e molte attività rischiano il ridimensionamento se non addirittura la chiusura,  – spiega ancora la Giunta di Confcommercio – con gravi ripercussioni sull’occupazione in valle. A tal proposito è stato chiesto di sensibilizzare il tavolo politiche del lavoro presieduto dall’Assessore Luigi Bertschy, evidenziando tale criticità e definendo misure di riduzione del costo del lavoro e la possibilità di reintroduzione dei voucher”.

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