I commercianti valdostani hanno meno fiducia nel futuro. Dominidiato: “Lasciati soli dalla politica”

22 Luglio 2019

Dopo Confindustria, tocca a Confcommercio Valle d’Aosta bacchettare piazza Deffeyes. L’occasione è la presentazione dei dati statistici sul quadro economico nel settore commercio, servizi e turismo del semestre 2019, elaborati in collaborazione con l’Istituto di ricerca Format Research di Roma.

“Siamo stati lasciati soli” scandisce il presidente Graziano Dominidiato, dicendosi dispiaciuto per la scarsa presenza nella platea di politici, l’unico in sala è il vice presidente del Consiglio regionale Joel Farcoz.“
Con difficoltà veniamo riconosciuti da chi dovrebbe fare le scelte strategiche per la nostra regione. – prosegue Dominidiato – Gli amministratori si confrontano oggi solo con alcune categorie. La speranza è che tornino a condividere le scelte, anziché presentarci un pacchetto di decisioni già assunte e aspettare la nostra presa d’atto. Quel momento è finito”.

L’osservatorio congiunturale, che restituirà ogni semestre i dati sul settore del terziario in Valle d’Aosta, secondo Confcommercio sarà utile anche agli amministratori locali per “pianificare il futuro”.
In Valle d’Aosta esistono oltre 9 mila imprese, di cui il 70% sono imprese nei settori del commercio, dei servizi e del turismo. Costituiscono il 70% dell’occupazione con oltre 24mila occupati e producono un valore aggiunto del 77%.
Nel 2018 sono nate 700 nuove imprese, a fronte della cessazione di 846 operatori, per un saldo negativo fra nuove iscrizioni e cessazioni di 146 imprese. Guardando all’ultimo decennio, il calo più consistente (-20%) è nelle costruzioni, seguito dal commercio (-17%) e dal manifatturiero (-8%). In crescita del 6% le imprese del turismo.

Nel primo semestre del 2019 c’è un calo importante di fiducia: un quarto delle imprese del terziario ha ravvisato un peggioramento dell’economia italiana. Le maggiori difficoltà vengono evidenziate dalle imprese del commercio, mentre quelle del turismo si mostrano complessivamente soddisfatte.

“A soffrire è soprattutto il piccolo commercio, – ricorda ancora Dominidiato – una parte importante dell’ossatura commerciale della nostra regione. E’ quanto mai indispensabile da parte dei nostri amministratori porre maggiore attenzione a questo problema, per non vedere anche nei paesi di centro valle la sparizione dei piccoli negozietti”.

Il 56% delle imprese del terziario della Valle d’Aosta ritiene che i propri ricavi siano rimasti stabili. Il restante 44% si divide tra chi segnala un miglioramento, chi un peggioramento. Positivi i dati dell’occupazione, anche in virtù delle stabilizzazioni dei contratti. In questo contesto, l’indicatore relativo alla liquidità delle imprese staziona nell’area di espansione di mercato, con una previsione di stabilità.
Il 24% delle imprese ha fatto richiesta di credito nel corso dei primi sei mesi del 2019. Di queste, il 77% ha ottenuto risposta positiva. In generale, le condizioni alle quali il credito viene concesso risultano sostanzialmente stabili, quando non in peggioramento rispetto al semestre precedente.

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