Il mercato immobiliare in Valle d’Aosta regge nonostante la pandemia
Un lieve calo rispetto al 2019 – un anno record dopo la crisi del 2011 – nella compravendita di immobili, nonostante due mesi praticamente a zero per via del primo lockdown, con addirittura una crescita per quanto riguarda le seconde case: il mercato immobiliare in Valle d’Aosta nel 2020 è stato fotografato nella relazione dell’Osservatorio Immobiliare Valdostano con percentuali in linea rispetto al panorama italiano.
Ad esporre l’andamento del mercato immobiliare per quanto riguarda la nostra regione è stato, nell’incontro organizzato da Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), Roberto Nale, vicepresidente regionale: “L’anno scorso ci sono state in Valle d’Aosta 1810 compravendite di unità immobiliari, registrando una lieve riduzione – il 7,2% – rispetto all’anno precedente. Il dato significativo è l’aumento delle transazioni per le seconde case, che sono 950 su 1810, il 52%, 25 in più del 2019 in dieci mesi. Da questo punto di vista”, prosegue Nale, “c’è stata una crescita del 28% della compravendita di seconde case in località turistiche dove non ci sono stazioni sciistiche”. Tengono anche i prezzi, con una media di 1834 euro al metro quadro, una perdita dello 0,8%. “Star” delle località turistiche è Valtournenche, mentre ad Aosta c’è stato un calo del 14% di compravendite e dello 0,24% del prezzo al metro quadro (1623 euro).
La situazione ricalca quella nazionale, come introdotto da Fabrizio Segalerba, segretario nazionale Fiaip: “Il mercato immobiliare in Italia è in salute, con un calo del 7,5% di compravendite e nessun aumento significativo dei prezzi”. A cambiare, a causa dei lockdown, è stata la percezione della casa: “Le persone vogliono spazi più grandi, esterni, luminosi. La casa non è più solo il luogo dove abitare, ma ormai anche dove lavorare o studiare. La pandemia ha anche accelerato alcuni processi di globalizzazione e digitalizzazione del nostro settore”.
Anche Gian Battista Baccarini, presidente del Fiaip nazionale, conferma questi numeri, con uno sguardo ottimistico per l’anno in corso: “Le previsioni per quest’anno sono molto positive, con la tenuta dei prezzi e la crescita delle compravendite. Nel primo trimestre del 2021 sono cresciute del 17% rispetto al 2019. Spaventa lo sblocco dei licenziamenti, ma misure come il Superbonus possono rilanciare il mercato. Serve, però, che le misure siano strutturali”.