Indagine Bankitalia: nel primo semestre 2017 i primi segnali positivi per l’economia valdostana
La luce in fondo al tunnel c’è e sembra più nitida. L’aggiornamento congiunturale sull’economia valdostana, nel primo semestre 2017, redatto da Bankitalia, mostra dei segnali di miglioramento.
“Nei primi mesi dell’anno si colgono finalmente in Valle un po’ di segnali positivi, non sono tanti e non riguardano tutti i settori – sottolinea il direttore regionale di Bankitalia, Angelica Pagliarulo – . Era ora, si avvertiva la necessità di segnali positivi”.
Continua ad andare a gonfie vele il turismo che rende positivo l’intero comparto dei servizi. Nei primi 8 mesi le presenze turistiche sono aumentate del 4,3%. (+3,7% italiani, +5,3% stranieri)
La novità riguarda però il settore industriale che mostra una dinamica positiva della produzione e della domanda, soprattutto per le imprese di maggiori dimensioni. Rimane invece contenuta la propensione ad investire.
Non si è ancora interrotta la lunga fase negativa delle costruzioni con la Cassa edile che segnala un ulteriore calo delle ore lavoratore e degli iscritti. Nel primo semestre del 2017 c’è stato un aumento dei bandi pubblici ma i valori sono ancora bassi se rapportati al passato. Cresce, ma di poco, paragonato al quadro nazionale, il settore immobiliare dove nel primo semestre si registra un aumento dello 0,7% delle compravendite.
Il mercato del lavoro fa ancora fatica. Nel primo semestre i dati Istat mostrano ancora un calo dell’occupazione, 0,6%, concentrato nelle costruzioni e nel lavoro autonomo (-2,7%), mentre continua ad aumentare nei servizi e in misura più ridotta anche nel manifatturiero. Il saldo assunzioni- cessazioni nei primi 8 mesi è negativo, positivo solo per il lavoro a termine e l’apprendistato.
Si mantiene stabile il tasso di disoccupazione, 8,5%, ancora una volta superiore alla media del Nord-Ovest.
Sul versante del credito continua la fase di ripresa dei finanziamenti, guidata tendenzialmente dalle famiglie mentre le imprese soffrono ancora di un calo.
La rischiosità del credito è rimasta pressoché invariata. Alla fine del primo semestre lo stock di prestiti bancari dei valdostani deteriorati era pari, al loro delle rettifiche di valore, all'11,1% dei crediti complessivi, in lieve crescita rispetto alla fine del 2016.