Jean Dondeynaz, in vista la conferma a Segretario regionale Cisl: “Serve un ‘Progetto Valle d’Aosta’
Due giorni di congresso per la Cisl, che terminerà oggi i suoi lavori alla Grand Place di Pollein, e tanto lavoro per Jean Dondeynaz che si prepara a guidare il sindacato per i prossimi quattro anni, in attesa della riconferma del suo incarico di Segretario regionale.
Dondeynaz che, ieri, ha espresso di fronte alla platea – alla presenza anche della Segretaria generale Cisl Annamaria Furlan – tutta la sua preoccupazione per uno dei 'punti caldi' sul quale sono concentrati i sindacati locali, ovvero sulla situazione del Casinò de la Vallée: “Vi è una triste similitudine – ha spiegato a congresso – tra la vicenda della Casa da gioco e Alitalia. Nel caso il piano industriale che si attende con trepidazione contenesse gli stessi elementi proposti ai lavoratori Alitalia, ovvero la riduzione economica per evitare i licenziamenti, che esito avrebbe il referendum? Mi auguro prevalga il buon senso”.
Per Dondeynaz, quindi serve un nuovo contesto organizzativo per il Casinò, per recuperare un equilibri tra i costi di gestione ed i ricavi della struttura, mettere in sicurezza l'azienda, ed evitare la “contrapposizione ideologica tra lavoratori come avvenuto in passato nei confronti lavoro pubblico”.
Ma non di solo Casinò si è parlato, dal momento che la relazione del Segretario regionale ha abbracciato anche un discorso più ampio, riguardo la situazione lavorativa in Valle: “Per rilanciare l'occupazione e per far fronte alla grave crisi che attanaglia la nostra Regione – ha spiegato ancora Dondeynaz – serve un 'progetto Valle d'Aosta' che preveda un nuovo piano di politica industriale, un nuovo modello progettuale del settore agricolo, una maggiore tutela della scuola pubblica, un piano di sviluppo edilizio eco-sostenibile ed il mantenimento delle risorse sugli ammortizzatori sociali per il reddito, le famiglie ed i pensionati”.
Mantenimento dei livelli che ha toccato anche il welfare, sul quale le sigle sociali hanno parlato congiuntamente anche ieri, e che, secondo Dondeynaz diventa necessario dal momento che, ha spiegato “La spesa sanitaria e del welfare è incomprimibile, perché su questi due temi non sono più possibili grandi risparmi”.