La Cervino Spa chiude il bilancio in positivo e per il futuro sogna in grande
Nonostante la chiusura anticipata l’8 marzo scorso della stagione, a causa dell’emergenza Covid, il bilancio 2020 della Cervino Spa si chiude con un utile netto di 1.631.737 euro. Il documento contabile (al 31 maggio 2020), l’ultimo del Consiglio di Amministrazione in carica, è stato approvato dall’Assemblea dei soci il 31 agosto scorso. A controbilanciare lo stop forzato della stagione invernale, come spiega la relazione, è soprattutto il positivo andamento della stagione estiva 2019.
La stagione invernale 2019/2020 fino alla fine di febbraio si preannunciava da record. La battuta d’arresto, con la chiusura degli impianti dal 9 marzo 2020, ha portato ad una flessione sui ricavi del 19,2%, con una perdita di quasi 5,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno.
“A fine febbraio 2020, quando già c’erano state diverse disdette da parte di clienti stranieri, il livello dei ricavi evidenziava una crescita del 15,1%, pari a quasi 2,9 milioni di euro. – spiega la relazione del Presidente Federico Maquignaz – L’andamento dei costi della produzione ha in parte attutito il calo dei ricavi grazie ad una riduzione complessiva di oltre 1,8 milioni di euro, con un risparmio, rispetto allo scorso anno, del 7,4%”.
Guardando alle singole località del comprensorio, Torgnon, grazie al buon innevamento di dicembre, è riuscito a migliorare sensibilmente il fatturato dello scorso anno, con una crescita dei ricavi funivie del 26,3%. Al contrario Chamois, nonostante un’ulteriore crescita dei ricavi funivie del 15,9% e una riduzione dei costi della produzione del 10,3%, presenta una perdita di circa 398 mila euro, con un miglioramento di circa 209 mila euro rispetto allo scorso anno.
Alla luce dei dati positivi, la Cervino Spa disegna nella propria relazione al bilancio, i progetti di sviluppo futuri. Fra quelli che vedranno la luce nei prossimi mesi c’é il rinnovo e ampliamento degli impianti di innevamento artificiale installati sulle piste della conca del Breuil. Quest’anno in particolare è in programma il rinnovo tecnologico sulla pista 7.0 del Ventina, con il potenziamento della stazione di pompaggio di Cime Bianche Laghi. Nel 2021 è previsto il completamento del rinnovo dell’innevamento sulle piste 7, 35 e 36 e l’installazione della nuova linea sulla pista 37. La prima fase dell’installazione di un nuovo impianto di innevamento nella zona Pancheron verrà invece avviata nel 2022.
Sono stati aggiudicati anche i lavori, che dovrebbero concludersi nel 2021 per la realizzazione del bacino del lago Tronchaney a Torgnon, necessario per garantire una sufficiente e regolare alimentazione idrica dell’impianto di innevamento del comprensorio. Sempre il prossimo anno la Cervino Spa conta di ampliare la stazione di pompaggio in località Gordzà. A Chamois invece, dove sono partiti i lavori per l’impianto di innevamento artificiale, nella pista di rientro, il progetto di sviluppo, condiviso con l’Amministrazione comunale, prevede la realizzazione di un parco giochi, sia per la stagione estiva che invernale, per attrarre ancora di più il target delle famiglie.
Ma è soprattutto su Cervinia che la società sogna in grande. “L’andamento delle ultime stagioni, compresa la stagione invernale fino a fine febbraio 2020, ha evidenziato una crescita costante di fatturato e di primi ingressi, accompagnata da un interesse sempre più forte da parte dei tour operator che continuano ad investire nella nostra località. – sottolinea nella relazione il Presidente di Cervino Spa – Questi importanti elementi ci fanno prevedere un aumento del numero di sciatori che potrà soggiornare nel comprensorio da noi gestito, accompagnato da un aumento del fatturato, sia durante la stagione invernale, che in quella estiva. Le previsioni di aumento dei ricavi dovrebbero consentirci di sviluppare ulteriori investimenti autofinanziati, sempre che gli ingenti costi che dovremo sostenere per le revisioni generali dei nostri impianti nei prossimi anni siano coperti dagli interventi finanziari regionali, secondo quanto previsto dalle leggi di finanziamento del settore.”
Gli svizzeri stanno lavorando alla realizzazione della nuova funivia del tipo 3S che collegherà Plateau Rosà con il Piccolo Cervino e che consentirà, a partire dall’inverno 2021/2022, di poter raggiungere Zermatt senza sci, mentre lato Italia l’investimento, importante, a cui la società guarda è il collegamento con il comprensorio del Monterosa-ski. La Cervino Spa sta predisponendo la procedura aperta per la progettazione preliminare e gli studi ambientali del collegamento che prevede la realizzazione di 4 telecabine, tra Frachey in Val d’Ayas e la stazione di Cime Bianche Laghi, attraverso il Colle Superiore delle Cime Bianche.
“Sarà basilare ottenere le autorizzazioni per la costruzione che, dal punto di vista ambientale appaiono non scontate, tenuto conto che il tracciato dei nuovi impianti insiste in una zona Sito di Interesse Comunitario nella quale è, in principio, inibita la costruzione di impianti di risalita, salvo deroghe. – si legge nella relazione – Occorrerà poi reperire i
finanziamenti necessari per la costruzione.” Alla luce anche degli studi, è attesa una decisione sull’opera alla fine del 2021.
Legato al progetto del maxi comprensorio, c’è la sostituzione della sciovia Gran Sometta a Cervinia con una seggiovia 6 posti ad agganciamento automatico, prevista per il 2021. La gara relativa ai servizi per la progettazione è già stata aggiudicata. “Il progetto, che verrà ultimato entro il mese di ottobre, – spiega la relazione – è propedeutico all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per la costruzione dell’impianto, in particolare per la valutazione di impatto ambientale. Quando verrà realizzato il progetto di collegamento con il comprensorio del Monterosa-ski, la seggiovia verrà smontata ed installata sulla linea della seggiovia fissa a 4 posti Motta, in quanto la telecabina che verrà realizzata per il collegamento coprirà il percorso della seggiovia Sometta”.
Sono ancora in corso invece le valutazioni sugli aspetti tecnici ed economici per il progetto di Cervino Spa di sostituzione delle telecabine Breuil – Plan Maison e Plan Maison – Laghi Cime Bianche, realizzate rispettivamente nel 1986 e nel 1988. Oltre alla necessità di rispondere all’invecchiamento degli impianti, la volontà della società è di “incrementare la portata oraria al fine di far fronte al prevedibile incremento degli utenti a seguito della realizzazione delle nuove strutture ricettive alberghiere nell’abitato di Cervinia e allo sviluppo dei nuovi impianti sul versante svizzero”.
La soluzione immaginata è la realizzazione di due tronchi di impianto di tipo 3S, con stazione intermedia di collegamento a Plan Maison, che garantisca la funzionalità di esercizio anche con venti di intensità pari a 100 km/h. Il passeggero potrà salire in cabina al Breuil e raggiungere, “dopo soli 15 minuti di viaggio”, la stazione di Plateau Rosà senza cambiare veicolo. Dalla stazione di Plateau Rosà è previsto, inoltre, il collegamento con l’impianto 3S Plateau Rosà – Klein Matterhorn che Zermatt Bergbahnen metterà in esercizio nel 2021.
L’altro tassello del progetto di rinnovamento della stazione, riguarda la riqualificazione dell’area di Plateau Rosà. Con l’apertura del nuovo impianto svizzero che collegherà il Piccolo Cervino con Plateau Rosà e in previsione di implementare i nuovi impianti 3S che collegheranno Breuil-Cervinia con Plateau Rosà, la società vuole creare un’offerta (museo, ristorante e negozi) in quest’area per poter attrarre i turisti, anche durante le giornate di maltempo. Nei mesi scorsi si è svolto un concorso di idee riservato ad architetti e ingegneri. La volontà è ora di proseguire con il progetto vincitore, redatto dalla Policreo con lo studio associato d’Ingegneria Ardolino, Pastoret Engineering & Consulting e Alpteam
per “cercare di realizzare un progetto esecutivo che tenga conto di tutte le esigenze della società”.