La Cogne Acciai Speciali ha approvato il Bilancio di Sostenibilità 2021
Il Consiglio di Amministrazione di Cogne Acciai Speciali ha approvato il Bilancio di Sostenibilità 2021. “Per il quinto anno, con la ratifica e la pubblicazione del report di trasparenza e responsabilità – si legge in una nota –, la Cogne Acciai Speciali rinnova e rafforza il proprio impegno per una produzione più consapevole e per uno sviluppo sempre più sensibile a quei principi che caratterizzano una gestione aziendale attenta alle persone, all’ambiente, alla comunità locale e al rispetto dei diritti umani”.
“Siamo fieri dei risultati raggiunti sino ad ora – dichiara il Presidente Cas Giuseppe Marzorati nella lettera agli stakeholder – grazie all’impegno di tutte le persone che operano in allineamento alla strategia aziendale fondata su specializzazione e internazionalizzazione, peculiarità dello scenario competitivo e commerciale sempre più sfidante in cui operiamo. La cognizione di operare in un contesto industriale storico che produce acciaio da oltre cento anni ci porta a valorizzare la nostra identità e l’orgoglio di appartenere al mondo Cogne. Abbiamo deciso per questo di condividere la nostra passione portando all’interno dello stabilimento, tramite visite organizzate, a partire dall’autunno 2021, i figli dei dipendenti e, nel 2022, gli studenti valdostani”.
Per questo, l’azienda ha attivato il progetto La Cogne entra a scuola, accompagnando in visita centinaia di giovani.
Le risorse umane
Il tema delle risorse umane – dicono dallo stabilimento – “è uno dei punti cardini del Bilancio di sostenibilità. Nel corso del 2021, dopo il superamento delle complessità organizzative legate alla gestione della pandemia, come registrato nel documento revisionato dalla società di revisione indipendente EY Spa, l’azienda è riuscita a riprendere il percorso di valorizzazione e di crescita dei lavoratori. Puntando ad uno sviluppo delle competenze, sono state erogate 19mila 949 ore di formazione. Oltre il doppio del dato relativo al 2020”.
La sicurezza
Cas segnala due indici significativi, riguardo la sicurezza, che “riportano un riallineamento all’annualità 2019 dell’indice di frequenza degli infortuni, dopo la particolare situazione vissuta nel periodo più acuto della pandemia durante il 2020, e una continua diminuzione dell’indice di gravità, che è passato dallo 0,59 del 2019, allo 0,54 del 2020 sino a scendere allo 0,51 del 2021. Dati di rilievo, al di sotto della media nazionale, a testimonianza di un impegno costante per la tutela e la sicurezza sul lavoro”.
Marzorati spiega: “Nel 2021, come negli anni precedenti salute e operatività in sicurezza sono state un elemento fondamentale per Cogne, che ha previsto le misure fondamentali ad assicurare la continuità ed efficienza delle nostre attività produttive nonché ad assicurare le migliori condizioni lavorative per tutte le persone.
I cambiamenti climatici
“Riteniamo che un modello di sviluppo sostenibile praticabile sia sostenuto dall’utilizzo di energie rinnovabili e sui principi dell’economia circolare – evidenzia ancora il presidente Cas – e, di conseguenza, sviluppiamo le nostre attività operative per esserne attori principali ogni giorno: se l’utilizzo delle nuove tecnologie anche digitali è lo strumento da impiegare, l’obiettivo è utilizzare al massimo il potenziale di ogni risorsa generando così valore per tutti e riducendo al minimo i rifiuti. I principii dell’economia circolare pervadono ogni nostra attività e, in particolare, governano la gestione dei rifiuti e l’utilizzo responsabile di tutte le risorse naturali”.
In questa direzione, prosegue Marzorati, vanno letti gli investimenti fatti dallo stabilimento: “Lo sviluppo sostenibile che perseguiamo si basa su progetti realistici, parte integrante del nostro piano di investimenti pluriennale da oltre 100 milioni di euro. Oltre il 30 per cento sono dedicati a tematiche ambientali, di tutela della salute e sicurezza sul lavoro e di buon governo aziendale, investimenti in ambito ESG, mentre il 70 per cento del piano pluriennale è focalizzato in investimenti in impianti e tecnologia innovativa, nella formazione e nella digitalizzazione delle informazioni”.
Nel 2021, la ripresa dell’attività dopo il rallentamento della pandemia ha portato anche un conseguente aumento del consumo delle energie. “Pur tuttavia, l’azienda – chiude la nota –, a testimonianza di un reale impegno nella lotta al cambiamento climatico, è riuscita a migliorare il rapporto totale tra emissioni Scope 1 e Scope 2 Location-Based e tonnellate di acciaio prodotto e versato nello stabilimento di Aosta, scendendo all’1,14, contro l’1,18 del 2019 e l’1,24 del 2020”.