La cooperativa è una forma imprenditoriale in crisi: “Serve rinnovamento”

22 Novembre 2024

Un mondo articolato, fatto di imprese solide e longeve, che persegue scopi mutualistici e il coinvolgimento diretto di chi ci lavora. La cooperazione, sociale e non, anche in Valle d’Aosta ha alle spalle esperienze e storie imprenditoriali di successo, che hanno contribuito alla tenuta dei servizi sociali di questa regione, allo sviluppo e alla crescita del mondo agricolo e vitivinicolo, alla valorizzazione di saperi e tradizioni così come alla creazione nuove opportunità di lavoro, anche rivolte a persone più deboli.

Come in Italia anche nella nostra regione il mondo della cooperazione attraversa, però, una fase di crisi che si traduce, innanzitutto, nella difficoltà di rinnovarsi e di essere attrattiva come forma di impresa per giovani e nuovi imprenditori.

A questo mondo e al suo rilancio era rivolto l’incontro “Cooperattiva. La società cooperativa accende le opportunità imprenditoriali” che si è tenuto ieri, venerdì 22 novembre, alla Pepinières des Entreprises di Aosta su iniziativa dell’Assessorato Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile. Obiettivo: affrontare il tema della società cooperativa quale modello per la crescita economico sociale, tra sfide e opportunità.

“Molti dei limiti considerati tipici delle cooperative sono smentiti nella realtà dei fatti, le cooperative non sono meno efficienti rispetto alle altre forme di impresa. Tutt’altro: nelle fasi di crisi hanno il vantaggio di tendere a mantenere i livelli occupazionali, come e più delle altre imprese, o ad accrescerli, e risultano anche più longeve” ha sottolineato in apertura dei lavori Luigi Bertschy Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro,

“Le imprese cooperative possiedono tutte le caratteristiche per partecipare in modo dinamico e innovativo allo sviluppo sociale ed economico delle società in cui sono inserite – ha ribadito ancora Bertschy – E la loro dimostrata capacità di adattamento e trasformazione le pone in condizione di reagire positivamente a situazioni di difficoltà, pur non limitandosi a essere un modello utile solo in momenti di crisi”.

Luigi Bertschy

I numeri della cooperazione valdostana

Se in Italia se ne contano 86.000, nel Registro regionale della Valle d’Aosta sono iscritte 170 coop, di cui 122 a mutualità prevalente (pari al 95% del totale). Il quadro della cooperazione valdostana tracciato da Alessandra Spalla, Dirigente dell’Assessorato Sviluppo Economico, ha evidenziato anche come tra le categorie più diffuse in Valle vi sia la produzione lavoro ovvero le realtà imprenditoriali nate con l’obiettivo di creare occasioni di lavoro per i propri soci (40), seguite dalle sociali (39) e dalle cooperative agricole e di allevamento (30). La categoria del Registro regionale più numerosa è comunque quella chiamata “Altre categorie” con 53 coop iscritte.

Le cooperative valdostane sono distribuite su tutto il territorio regionale con prevalenza in centro Valle (63) e ad Aosta (58). L’85% delle coop in Valle aderisce poi agli enti cosiddetti ausiliari che in Valle d’Aosta sono complessivamente quattro: l’AGCI, la Fédération des Coopératives Valdôtaines, la Federazione Unci e la Legacoop.

La forma dell’impresa cooperativa è però negli ultimi anni poco scelta dalle nuove generazioni e dalle nuove realtà imprenditoriali che preferiscono altri tipi di società, meno onerosi sul piano della gestione. “I presidenti delle cooperative sono, a mio parere, imprenditori più capaci degli altri, perché devono fare impresa coinvolgendo la base sociale e i loro soci” ha sottolineato Sara Agostini, Consulente Imprese Cooperattive.

Per promuovere il rinnovamento e incentivare i progetti innovativi e di sviluppo delle cooperative valdostane è stato presentata anche la nuova legge sulla cooperazione (in realtà è una revisione di una legge precedente senza risorse economiche da 10 anni) che prevede contributi a fondo perduto per nuove e vecchie cooperative.

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