La vendemmia 2024? Qualità alta, la peronospora ha intaccato la quantità
La qualità non mancherà, ma sulla quantità peserà quest’anno la peronospora, la malattia fungina che con le piogge del mese di giugno ha trovato le condizioni ideali per svilupparsi. A tracciare una previsione della vendemmia 2024 è Vincent Grosjean, presidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta.
“La vendemmia entrerà nel vivo fra quindici giorni, in ritardo rispetto agli ultimi anni” spiega. “Adesso abbiamo iniziato le raccolte per gli spumanti. La qualità anche quest’anno sarà molto buona, ma le quantità saranno sicuramente più basse, visti gli attacchi di peronospora che hanno penalizzato molto la produzione, soprattutto nella zona centrale della regione. Purtroppo l’ultimo weekend di giugno non è stato brutto solo per Cogne”. A soffrire sono state in particolare le qualità autoctone. “Cornalin, Fumin, Petite Rouge”
La vendemmia a Les Crêtes ha preso il via mercoledì 28 agosto con il raccolto dei primi grappoli dell’annata 2024 per la produzione della base spumante. Dopo il taglio del Pinot Nero, ai primi di settembre toccherà allo Chardonnay.
“A causa delle difficoltà climatiche, prevediamo una raccolta inferiore rispetto all’annata precedente, dal 15% al 25%. – spiega l’azienda – Il calo ha interessato in particolare le uve a bacca nera Petite Rouge e Fumin. Le uve a bacca bianca invece, hanno dimostrato un’ottima resilienza con conseguente minor calo”.
Se il bel tempo proseguirà, Les Crêtes prevede “una maturazione eccellente delle uve anche grazie alla forte escursione termica del nostro terroir (+ 16 C° /+ 31-32 °C), condizione che ne favorisce lo sviluppo dei precursori aromatici e di conseguenza amplifica i profumi dei vini valdostani.”