Lardo di Arnad, pace fatta tra i produttori. Decise le modifiche al disciplinare

17 Agosto 2019

L’anno scorso, di questi tempi, si era quasi pronti ad entrare nel vivo di una vera e propria “Guerra del lardo”. Oggi, invece, pace è stata fatta. I quattro produttori del Lardo di Arnad si sono seduti attorno ad un tavolo e hanno trovato una soluzione per la modifica del disciplinare.

In una nota, infatti, i produttori – Maison Bertolin, Arnad Le Vieux Srl, Mds Srl e Lardificio Laurent Piero – scrivono che assieme hanno “provveduto ad inoltrare al Ministero delle Politiche Agricole, la richiesta di modifica del disciplinare di produzione del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad Dop”.

Modifica che – era il nodo della discordia lo scorso anno – vede come principale novità la possibilità di affettare il lardo “aprendo così nuove opportunità e nuovi canali di vendita all’unico Lardo Dop in Europa”.

Ma non solo: “Non ci siamo, però, limitati all’affettamento – scrivono ancora i produttori – ma abbiamo voluto inserire una serie di garanzie per il consumatore finale, in un periodo storico in cui le frodi alimentari sono all’ordine del giorno. La volontà comune e condivisa tra i produttori è stata di ‘blindare’ il nostro disciplinare di produzione garantendo la massima trasparenza e veridicità nei processi produttivi e commerciali. A ciascun produttore, infatti, l’organo di controllo (che da sempre supervisiona la produzione del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad Dop) provvederà a verificare, attraverso un’analisi genetica sul prodotto finale, il corretto approvvigionamento con materia prima certificata e garantita dai più alti standard in materia”.

Un marchio unico

“L’introduzione di un regolamento specifico per un marchio comune – aggiungono – è un’altra delle novità che verranno presentate in questa modifica del disciplinare di produzione. Il nuovo marchio sarà rappresentativo dell’unicità del Valleée d’Aoste Lard d’Arnad Dop e potrà essere utilizzato dai produttori per la vendita del prodotto in tutte le sue forme, ma allo stesso tempo sarà usufruibile dal Comune di Arnad per la promozione del territorio in un’ottica di turismo enogastronomico e industriale, e dal Comitato lo Doil storico organizzatore della tradizionale festa che da 50 anni valorizza il prodotto principe della tradizione Arnaiotta”.

Nuovi criteri anche per la produzione

Le novità decise dai produttori di lardo non si fermano solo alle questioni “tecniche”. In mezzo anche una questione produttiva: “Dal punto di vista della materia prima – aggiungono – una novità importante sarà la modalità di approvvigionamento dello spallotto di suino, taglio anatomico da cui si ricava il prodotto finale. Nuovi criteri di selezione privilegeranno i suini pesanti (sopra i 200 Kg) e vi sarà a possibilità di reperire la materia prima in due nuove regioni del nord Italia: Trentino Alto Adige/Südtirol e Friuli Venezia Giulia”.

“L’allargamento a queste due nuove Regioni – scrivono ancora – ci permetterà di reperire con meno difficoltà carni derivanti da allevamenti eco-sostenibili e attenti alle tematiche, sempre più attuali, del benessere animale, in modo da garantire un prodotto sempre più attento alle esigenze del consumatore ma che sia al tempo stesso sostenibile e rispettoso della natura”.

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