Lavoro, più servizi online nel futuro dei centri per l’impiego
Pochi utenti e poche imprese. Per questo il centro per l’impiego di Morgex nel 2021 si trasformerà in “un’antenna”. Un cambiamento solo formale, perché il servizio continuerà a operare come le stesse modalità di oggi: due giorni a settimana, con personale proveniente dal centro per l’impiego di Aosta, a cui sono anche demandate le le attività di back office. La novità è contenuta nel piano straordinario di Potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle Politiche Attive del Lavoro, approvato dalla Giunta regionale.
Formalmente i centri per l’impiego da tre passeranno quindi a due: Aosta e Verrès, che nel 2019 hanno visto rispettivamente 4.157 utenti iscritti e 2.648, mentre il servizio di Morgex, ne contava solo 654 utenti.
Il piano straordinario è sostenuto da 1,7 milioni di euro di finanziamenti nazionali ed è in parte conseguenza della crisi legata all’emergenza da Covid-19.
“La pandemia dovuta al Covid-19 ha avuto importanti impatti sul tessuto socio-economico del territorio regionale e sulle modalità di presa in carico del cittadino da parte della Pubblica Amministrazione” – si legge nella delibera approvata – Pertanto, occorre prevedere nel nuovo Piano regionale specifici interventi rivolti a: facilitare le modalità di comunicazione tra cittadino e centri per l’impiego potenziando ulteriormente i servizi online offerti; sviluppare modelli di best practices e nuove azioni di politica attiva destinati alla presa in carico della fascia di popolazione colpita più duramente dalla crisi economico-sociale dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Oltre a sviluppare e implementare l’erogazione di servizi a distanza, il piano prevede l’attivazione di forme di partenariato pubblico/privato “in grado di garantire un’offerta di servizi che sia il più capillare possibile sul territorio regionale e che sia anche utile a una gestione più razionale dei flussi dell’utenza”.
La collaborazione con il privato rimane al momento limitata ad alcuni eventi organizzati dai centri per l’impiego, come i Job day destinati al reclutamento di personale per determinati settori. Quest’anno, poi, per la prima volta, in occasione della crisi della Shiloh di Verrès è stata bandita una gara per individuare un servizio privato che si è occupato delle persone a potenziale rischio disoccupazione.
Nel 2019 i lavoratori iscritti ai Centri per l’impiego regionali sono stati 7.459, in prevalenza donne (3.933 contro 3.526 uomini) e con un’età compresa tra 25 e 55 anni (la fascia 25‐34 anni include il 28% degli utenti totali mentre la fascia 35‐44 anni il 22%.)
Gli utenti che hanno usufruito del servizio di incontro domanda e offerta e sono stati definiti pronti all’incrocio erano 3.513. Dopo il colloquio, 58 persone sono state definite “non pronte all’incrocio” e rinviate ad altri servizi. Per quanto riguarda invece il servizio offerto alle imprese di scouting, matching e preselezione, i tre centri per l’impiego hanno ricevuto nel 2019 un totale di 1095 richieste di personale, nelle diverse modalità previste: pubblicità palese tramite i canali dei Servizi per il lavoro, pubblicità non palese e richieste di matching e preselezione (634 richieste nel 2019).