Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc, la birra prodotta da imprenditori di Courmayeur

10 Maggio 2017

“Ammostamento, filtrazione, bollitura dove vengono aggiunti i luppoli, raffreddamento e trasferimento nei tank di fermentazione, poi si inocula il lievito e inizia la magia”. Luca Caglianone, proprietario del ristorante la Terrazza a Courmayeur, sintetizza così i processi per fare la birra. Dall'anno scorso ha cominciato a produrre assieme al compaesano Enrico Serafini, titolare di un ortofrutta in paese e all'imprenditore Davide Vitale Cesa: “Lui – spiega Caglianone – è più difficile vederlo in giro con noi quando presentiamo le nostre bottiglie perché viaggia molto”.

Le prime due birre del Microbirrificio Courmayeur Mont Blanc sono una American pale ale, la “Helbronner” da 5,8 gradi, e una blanche da 5,5: la “Aiguille blanche”. “A breve ne faremo uscire una nuova, La Brenva, che è una lager più facile da bere, per l'estate – racconta Caglianone – poi cominceremo con l'ambrata più invernale che si chiamerà Les Dames Anglaises e sarà pronta per fine agosto, settembre”. Per ora è solo un'ipotesi, ma a queste potrebbe aggiungersi una birra senza glutine, per celiaci.

Ad oggi la produzione è fuori Valle, ma il progetto dei tre, tutti sulla quarantina, assieme al mastro birraio Fabrizio Roux, è quello di spostarsi in uno stabilimento da 170 metri quadrati in località La Saxe, a Courmayeur: “Speriamo di finire tutto per la fine anno, per ora stiamo completando le trafile burocratiche”, dice Caglianone.

Assieme al trasferimento, sono cominciati i contatti con alcuni agricoltori locali: “L'idea per l'anno prossimo è quella di cominciare a rifornirsi di segale e orzo cresciuti nel territorio di Courmayeur – spiega – e, una volta pronto il birrificio di La Saxe utilizzeremo le acque della Val Ferret”. Spostarsi permetterà al microbirrificio di aumentare la sua produzione annua, dagli attuali 200 ettolitri a 800.

Ad oggi la birra si può trovare “in tutta la Valle d'Aosta, ma abbiamo anche un po' di distribuzione tra la Liguria e il Triveneto – racconta Caglianone – poi c'è il nostro amico chef David Ranucci, che la vende nei suoi tre ristoranti a Milano”. Dalla nascita del prodotto, Caglianone, Serafini e Roux hanno cominciato a presentarlo in alcune manifestazioni per la Valle: “Abbiamo cominciato all'evento a Courmayeur dove chef stellati preparavano panini con prodotti tipici, poi abbiamo accompagnato un paio di competizioni di sci freeride, siamo venuti al Gekoo ad Aosta e a Cantine aperte a Cogne”.

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