Migliora il clima di fiducia nelle imprese valdostane. Meno roseo lo scenario per gli edili

08 Luglio 2024

Migliora il clima di fiducia tra le imprese valdostane. Il dato emerge, per il terzo trimestre 2024, dall’indagine previsionale di Confindustria Valle d’Aosta. Diversi, dal report, gli indicatori in ripresa rispetto alle rilevazioni precedenti. Come l’occupazione, che passa, nel saldo ottimisti-pessimisti, da un +10,20 per cento del secondo trimestre ad un +22,92 per cento, superando anche il primo trimestre di tre punti percentuali.

In forte miglioramento anche l’analisi sul possibile ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, che viene esclusa da tutte le aziende che hanno risposto all’indagine. Migliorano le previsioni su produzione e nuovi ordini: la prima passa da +23,40 per cento del secondo trimestre a +39,58, mentre i secondi arrivano a +39,58 per cento rispetto al +23,40 per cento del trimestre precedente.

Per l’export, le imprese valdostane prevedono una quasi stabilità rispetto al trimestre precedente nei nuovi ordini, che calano del tre per cento, ma guardando alle aziende manifatturiere si rileva un incremento di due punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente.

L’analisi dei dati sui carnet ordini migliorano le previsioni di quelli nel lungo periodo. In particolare, diminuiscono di 4 punti percentuali le aziende con ordini sufficienti per meno di un mese (passano da un +24 per cento del trimestre precedente ad un +20 dell’attuale).

In leggera diminuzione anche gli ordini con visibilità oltre i tre mesi (da +45 a + 37 per cento), mentre aumenta il dato relativo agli ordini con visibilità da uno a tre mesi (da +32 a +43).  

Gli investimenti per ampliamenti crescono di ben dodici punti percentuali (+39,02 per cento rispetto al trimestre precedente di +27,50), quelli per sostituzioni si attestano su di un +34,15 per conto rispetto al +32,50 del secondo trimestre.

In merito agli investimenti, il dato risulta in miglioramento soprattutto per le aziende manifatturiere, in crescita del doppio rispetto al trimestre precedente sugli ampliamenti (si passa da un +25 ad un +56 per cento).

Buono anche il dato relativo agli imprenditori che non prevedono di fare nessun investimento, che rileva una diminuzione delle risposte negative da un +40 per cento del secondo trimestre ad un +27. Varia di poco, in positivo, il tasso di utilizzo di impianti, che resta sui valori medi di lungo periodo attestandosi ad un +71,45 per cento rispetto al +70,15 del secondo trimestre.

La media complessiva dei tempi di pagamento è di 50 giorni (dato in linea rispetto alla precedente rilevazione che registrava 49 giorni) e di 48 giorni per la Pubblica Amministrazione, dato in miglioramento rispetto i 52 giorni della rilevazione precedente. Aumenta il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi passando da un +27 per cento del trimestre precedente ad un +38 dell’attuale.

“Nuovamente le imprese della Valle d’Aosta guardano al futuro con ottimismo, un sentimento non di facciata, ma di concreta maturità grazie a una forte vocazione all’export, figlia della presenza stabile nelle filiere e nelle catene di valore sia nella manifattura che nei servizi – ha commentato il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Francesco Turcato –. La cronaca delle ultime ore però, ci impone anche un’altra riflessione. Quanto avvenuto a Cogne e in altre zone della nostra regione, non è qualcosa di episodico, ma il frutto di cambiamenti climatici sempre più brutali, quale fu la siccità del 2023 e quale è stata l’abbondanza di piogge di queste settimane. La sostenibilità ambientale nelle nostre attività e nei nostri consumi deve essere organica ad ogni nostra scelta e, come ribadiamo da tempo, deve anche essere il fulcro attorno a cui far crescere l’attrattività della Valle d’Aosta”.

Un focus sulle aziende edili

Un cantiere nel quartiere Cogne

Il campione delle aziende edili aderenti a Confindustria Valle d’Aosta segnala uno scenario meno roseo rispetto alle aziende dei settori manifatturiero e servizi rilevando ritmi costanti dei principali indicatori.

Il dato sull’andamento dell’occupazione evidenzia un calo rispetto al trimestre precedente attestandosi ad un +8,33 per cento rispetto al +33,33. Rimane costante la previsione al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni che si attesta sul +8,33 per cento rispetto al +9,09 del secondo trimestre.

La produzione non rileva miglioramenti: la maggior parte delle aziende segnala una produzione costante e calano le risposte di incremento portando così il dato al +8,33 per cento rispetto al +33,33 rilevato nel precedente trimestre. Anche il dato relativo alle nuove commesse segnala una stabilizzazione degli ordini rispetto agli incrementi del precedente trimestre (si passa da un +40 per cento ad un +18,18).

L’export mantiene il segno positivo: +14,29 per cento rispetto al +16,67 del trimestre precedente. Buona la prospettiva di nuovi lavori che risulta essere composta per la maggior parte da contratti con visibilità oltre i tre mesi.

In particolare, diminuiscono di 11 punti percentuali le aziende con ordini sufficienti da uno a tre mesi ed aumentano di 19 punti le aziende con ordini sufficienti oltre i tre mesi. Rimane positivo il dato relativo agli investimenti: il 60 per cento delle aziende campionate prevede di fare investimenti per ampliamenti (50 per cento) e sostituzioni (10 per cento) nel prossimo trimestre (rispetto al 64 per cento del trimestre precedente).

Buono il grado di utilizzo degli impianti che passa dal +22,50 per cento al +42,92 (il 41 per cento delle aziende campionate dichiara un grado di utilizzo degli impianti dal 71 all’80 per cento). La media complessiva dei tempi di pagamento risulta essere di 62 giorni e di 60 giorni per la Pubblica Amministrazione. Migliora il dato sull’andamento degli incassi che rileva una diminuzione dei ritardi di pagamento (dal 27 al 17 per cento) ed una crescente regolarità.

Exit mobile version