Per Pcp le nuove tariffe Cva sono “un sistema complicato e discutibile”
“E’ durata meno di 7 mesi, anzi 4 da quando è partita. Dal punto di vista della capacità di previsione programmatoria si è trattato di un’autentica débacle“. Così in Consiglio Valle Pcp con Chiara Minelli va all’attacco di Cva, ricordando come “fin dall’autunno scorso avevamo evidenziato che le tariffe erano troppo care”.
Sulle nuove proposte presentate ieri, “senza previo accordo con associazioni e regione”, Minelli parla di “sistema complicato, discutibile. La riduzione della proposta per Cva7 è modesta, di soli 2 centesimi e non c’è la certezza della tariffa fissa perché rimangono le clausole contrattuali che consentono alla società di cambiare le condizioni con un preavviso di 3 mesi.”
Ribadisce nella risposta al question time l’autonomia di Cva il presidente della Regione Testolin. “non è soggetta a direzione e coordinamento da parte della Regione e di Finaosta”. Sulle nuove tariffe Testolin dà una valutazione positiva. “Le offerte sono risultate molto apprezzate anche dalle associazioni dei consumatori. Stupisce come sempre che di fronte a opportunità messe a disposizione della comunità ci siano iniziative che mirano a confondere le acque”.
Nuove tariffe per Cva: si abbassa quella fissa e arriva anche quella variabile
16 aprile 2024
Mutato lo scenario internazionale e definito il quadro post mercato maggior tutela, Cva rivede le proprie tariffe, abbassando il costo di quella fissa per 7 anni e introducendo una variabile. Le novità sono state presentate oggi, martedì 16 aprile, nel corso di una conferenza stampa dall’Ad Giuseppe Argirò e dal direttore Enrico De Girolamo. Dal 1° giugno chi sceglierà di rimanere nella tariffa a prezzo fisso Cva7 avrà una modifica unilaterale del contratto con una riduzione di oltre 20 euro a MW/h (il valore fisso passerà dagli attuali 0,1193 a 0,0987 euro per Kw/h).
Dal 15 maggio le utenze prima casa che vorranno passare alla nuova tariffa variabile Cva Easyflex o per i nuovi clienti avranno zero costi di commercializzazione e uno sconto di 80 euro all’anno (valore medio 0,0582 euro per Kw/h). Per le seconde case l’offerta avrà uno sconto di 36 euro all’anno, mentre per le piccole imprese di 30 euro.
“Quando si fa un’operazione tariffaria non lo si fa in una prospettiva di una settimana, ma ha un determinato orizzonte temporale” evidenzia Giuseppe Argirò. “La proposta Cva 7 nasceva in un contesto in cui prezzi dell’energia erano volatili. Sfido chiunque a dire quali sarebbero stati gli scenari futuri. In quel momento, alla luce delle incognite, quella era l’offerta migliore. Non potevamo immaginare che i prezzi sarebbero scesi, l’abbiamo constatato nel primo trimestre e ora siamo qui a fare un aggiornamento, grazie alla clausola del contratto che ci consente di fare delle modifiche. Una manovra correttiva, un trattamento di assoluto favore per il territorio senza correre in sanzioni”.
L’amministratore delegato cita poi gli accesi dibattiti in Consiglio regionale definendo “positivo il dibattito perché dimostra grande interesse verso l’azienda”, ma tiene a ribadire il “principio dell’autonomia manageriale. Ogni giorno ci assumiamo delle importanti responsabilità, sapendo che di queste scelte ne risponderemo in prima persona”.
Ribadisce invece l’impossibilità per l’azienda di mantenere lo sconto del 40%, il direttore Enrico De Girolamo – “diventava un prezzo predatorio” – evidenziando “lo sforzo importante” della tariffa variabile, “migliorativa rispetto all’offerta di chi si è aggiudicato la fine del mercato di maggior tutela” e “compatibile con “le pratiche di mercato e quindi non sanzionabile”.
Chi sceglierà di passare alla tariffa variabile, che ai prezzi attuali su un utente medio ha un risparmio di 110 euro circa all’anno, non potrà più tornare indietro. “E’ una scelta di campo”.