Operai forestali, la Regione torna a pagare i rimborsi chilometrici

20 Maggio 2020

Buone notizie per gli operai forestali. La Regione ha deciso di tornare a pagare i rimborsi chilometrici, con retroattività dal 1° gennaio 2020. La querelle è lunga e affonda nel radici nel 2010, quando la Regione, in applicazione dell’allora decreto Tremonti, decise di dar vita da una parte alla società dei servizi, nella quale far confluire gli operai forestali, e dall’altra di non pagare più loro i rimborsi chilometri. Ne scaturì una lunga vertenza sindacale, tuttora in corso, approdata nelle aule di tribunale.

A far cambiare idea alla Regione sulla questione è stato, nell’ottobre scorso, un decreto legge (124/2019), che disapplica le disposizioni nel famoso decreto Tremonti sulle spese per missioni.

“Come Savt/Forestali, ci siamo sempre fermamente opposti all’applicazione del Decreto legge 78/2010 al settore privatistico idraulico-forestale sia per la parte relativa alla cancellazione dei rimborsi chilometrici sia per ciò che concerne la riduzione della spesa del 50 per cento per l’assunzione degli operai idraulico-forestali a tempo determinato. – ricorda Dimitri Démé, Segretario di categoria del Savt/Forestali –  Le disastrose scelte del Governo di allora che, di fatto, distrussero il settore idraulico-forestale regionale furono dal Savt/Forestali contestate e combattute con forza al punto da promuovere le cause in tribunale per il riconoscimento di quanto spettante ai lavoratori secondo le norme contrattuali vigenti.”

Sono circa una settantina i ricorsi promossi da operai forestali sulla questione delle spese per missioni.  “Cause in corso d’opera che, ci auguriamo,  – prosegue Démé – confermino una volta per tutte la validità della nostra incisiva e costante azione sindacale, e la cui ripresa del pagamento del rimborso chilometrico retroattivo al 1° gennaio 2020 non è che il fiore all’occhiello di quanto fatto dal Savt/Forestali per gli impiegati e gli operai idraulico-forestali, figure professionali che meritano il dovuto rispetto, la giusta considerazione e la legittima garanzia di un futuro professionale sicuro e soddisfacente”.

 

Exit mobile version