Oscar Green 2023: tre giovani imprenditrici premiate alla finale regionale

26 Luglio 2023
Nus

Far riscoprire il contatto con gli animali, realizzare una soluzione green e sostenibile per il collegamento tra i terrazzamenti dei vigneti, e ancora promuovere la viticoltura eroica come esperienza immersiva. Sono questi i tre focus dei progetti, ideati e portati avanti da tre giovani valdostane premiate ieri pomeriggio – martedì 25 luglio – alla Maison Rosset di Nus durante la finale regionale degli Oscar Green 2023 dal titolo “Generazione in campo”.

Una XVII edizione, promossa da Coldiretti Giovani Impresa, che quest’anno è stata tutta al femminile. Sono infatti Ninive Pavese dell’azienda vitivinicola Pavese Ermes di Morgex, Nathalie Fosson dell’azienda Alpaca Sapé di Ornella Lezin di Saint-Vincent, Sara Manganone dell’azienda Vitivinicola Chateau Vieux di Pont-Saint-Martin, a rappresentare oggi i migliori esempi di giovani realtà in grado di coniugare tradizione ed innovazione.

Alla cerimonia del concorso che premia i giovani agricoltori, tra gli altri, i Giovani Imprenditori di Confcommercio, i giovani di Confindustria Valle d’Aosta, il sindaco di Nus Camillo Rosset, la delegata regionale Coldiretti Giovani Impresa Stephanie Anselmet, la presidente Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier ed il direttore Elio Gasco.

Le premiate

Ninive Pavese

Per la categoria “Custodi d’Italia” il riconoscimento è andato Ninive Pavese dell’azienda vitivinicola Pavese Ermes di Morgex con il progetto “Bollicine Eroiche” capace di “contribuire al presidio dei territori più marginali e più difficili, un esempio di quell’agricoltura eroica e di costruzione di reti che riesce a garantire attività e flussi economici, utili a mantenere la presenza di comunità nelle aree interne e in grado di creare opportunità lavorative”. A premiare Pavese e la sua idea di vera e propria “esperienza in vigna” è stato il campione di biathlon Didier Bionaz, medaglia d’argento agli scorsi campionati mondiali di mondiali di Oberhof (in Germania) nella staffetta mista.

Nathalie Fosson

La vita è più bella in compagnia di un Alpaca” è invece il progetto vincitore della categoria “Coltiviamo solidarietà” portato avanti da Nathalie Fosson dell’azienda Alpaca Sapé di Ornella Lezin di Saint-Vincent, per “aver restituito la funzione sociale che l’agricoltura aveva nella società rurale, nonché la solidarietà, l’integrazione, la valorizzazione della dimensione relazionale”. Il progetto è stato premiato dal direttore Coldiretti Valle d’Aosta Gasco.

Sara Manganone

L’azienda agricola Vitivinicola Chateau Vieux di Pont-Saint-Martin e in particolare la sua attuale giovane rappresentante Sara Manganone ha vinto invece nella categoria “Impresa digitale” con il progetto “L’EcoRotaia, una via tra i vigneti”, nato dalla necessità di creare un collegamento diretto tra la strada più vicina e i terrazzamenti dei vigneti più ripidi a Pont-Saint-Martin, dietro al Ponte Romano, così da costituire una via che rendesse possibile la coltivazione anche in aree più marginali. Il funzionamento dell’ECOrotaia è a batteria collegata a pannello fotovoltaico.

Il progetto è stato premiato per aver saputo “coniugare tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare”. A premiare Manganone, anche Responsabile di Coldiretti Donne Impresa Valle d’Aosta, è stata la presidente regionale dell’Associazione Gontier.

I commenti

“Abbiamo ricevuto diverse candidature per questa edizione – ha commentato Stephanie Anselmet, delegata Coldiretti Giovani Impresa Valle d’Aosta – ma delle sei categorie previste solo alcune, cioè le tre premiate, si sono contraddistinte per la validità delle progettualità presentate”.

“Con responsabilità i Giovani di Coldiretti sostengono i loro ideali confermando la battaglia per il diritto al cibo sano – ha commentato invece il direttore Coldiretti Valle d’Aosta Elio Gasco –. Sul nostro futuro incombe l’incognita di una deriva sempre più reale: quella dei prodotti costruiti in laboratorio dal latte alla carne, dal pesce fino alla manipolazione degli embrioni. Si tratta di una indecenza, la ricerca non deve diventare l’alibi per creare i presupposti della libertà di andare contro natura”.

“La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che l’agricoltura sia oggi capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo – spiega infine la presidente regionale Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier –. Certo, il sogno imprenditoriale dei nostri giovani va sostenuto con lo snellimento delle procedure con la semplificazione, il dialogo tra le amministrazioni e l’informatizzazione, insieme alla trasparenza dell’informazione ai consumatori: questi sono i migliori investimenti che può fare il Paese per sostenere la crescita economica dei nostri territori ancor più in questo momento in cui l’esplosione dei costi delle materie prime, dell’energia, dei trasporti e degli imballaggi sta mettendo a dura prova le imprese”.

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