Ottanta dipendenti della Meridian di Verrès in cassa integrazione da settembre
14 Luglio 2009
Il crollo delle commesse estere, frutto della congiuntura economica sfavorevole che continua a segnare negativamente il futuro di aziende e lavoratori, continua a toccare la Valle d’Aosta. Questa volta è la Meridian di Verrès, specializzata nella fabbricazione di componenti in magnesio destinati all'industria automobilistica, ad essere colpita e a risentire i contraccolpi della crisi che ha investito le americane Chrysler e General Motor e l'europea Opel.
Le organizzazioni sindacali hanno comunicato ai lavoratori riuniti in assemblea ieri nel pomeriggio, lunedì 13 luglio, che dal 1° settembre ottanta di loro entreranno in cassa integrazione. L'azienda norvegese-canadese aveva impiantato la sua attività in Valle d'Aosta nel 2006 investendo oltre 70 milioni di euro. Oggi occupa 190 dipendenti.
"Il piano industriale di dimensionamento – spiega Enrico Monti della Fiom-Cgil – si è reso necessario in seguito al crollo delle commesse estere. Essendo la Fiat rimasta il committente principale, l'azienda andava ricalibrata sugli ordinativi futuri". Da quanto emerso sembra che ci sia un'importante azienda italiana del settore dell'indotto auto motive, legata alla Fiat, intenzionata ad acquisire lo stabilimento di Verrès.
"Nelle prossime settimane – conclude Monti – definiremo le modalità con l'azienda e lavoreremo a un accordo che preveda anche la mobilità incentivata".
"Nelle prossime settimane – conclude Monti – definiremo le modalità con l'azienda e lavoreremo a un accordo che preveda anche la mobilità incentivata".