Per il Casinò un mutuo da 10 milioni di euro per interventi “imprevisti”. L’opposizione attacca

18 Settembre 2013

“I maggiori costi di alcuni interventi non si potevano immaginare prima”. Ha spiegato cosi ieri l’Assessore regionale al Bilancio, Mauro Baccega, alla IV Commissione regionale il mutuo ventennale di 10 milioni di euro che la Saint-Vincent Resort&Casinò accenderà con Finaosta, per completare la ristrutturazione della casa da gioco e dell’ex Grand Hotel Billia.

“La Casinò de la Vallée – spiega Baccega – è stata molto brava perché ha rispettato i tempi previsti ma per farlo ha dovuto fare lavorare le imprese di notte, il che ha comportato dei maggiori costi. Gli interventi aggiuntivi riguardano alcuni problemi strutturali emersi e inaspettati legati alla staticità di alcune solette e l’acquisto di una nuova cucina ad induzione per il ristorante del 5 stelle”.

In totale, compresa cioè l’Iva, il mutuo ventennale con due anni di ammortamento, che verrà deliberato dalla Giunta regionale, arriva a 11 milioni e 856 mila, la maggior parte dei quali andranno a favore del Grand Hotel Billia.

“Siamo convinti – continua Baccega – che attraverso il piano di sviluppo ci potrà essere un pieno rilancio per il Casinò che andrà anche a vantaggio della cittadinanza di Saint-Vincent.”

Di parere opposto l’opposizione. “Stiamo finanziando con soldi pubblici – spiega Raimondo Donzel del Pd – la ristrutturazione del Billia che fa palese concorrenza alle altre strutture del territorio, che in questi anni hanno investito di tasca propria per stare sul mercato. Il rammarico è che i soldi per finanziare il Casinò il troviamo mentre per pagare gli investimenti degli imprenditori privati continuiamo a dire che non c’è liquidità nelle casse regionali”.

Il segretario del Pd si dice poi fortemente contrario alla concessione del mutuo, “questo debito lo pagheranno i nostri figli. La responsabilità di questa operazione è tutta in capo all’attuale Giunta regionale”. E sugli interventi esposti ieri dall’Assessore alla Commissione: “Un ristorante da 500 coperti servirà forse solo per il Congresso dell’Union, da anni non vediamo importanti eventi congressuali a Saint-Vincent neanche nei saloni comunali, rimasti sempre vuoti, ad eccezione delle ultime elezioni”.

Dello stesso avviso Alpe: “Come è possibile non aver preventivato in partenza i costi per una cucina da 500mila euro?” si chiede il segretario Chantal Certan. “Altre voci sono ambigue come l’acquisto di una probabile biancheria per il personale del 4 stelle da 400 mila euro. Stiamo continuando, sullo stile della Testafochi, a costruire dei grandi castelli sfarzosi dove non ci sarà, però, nessuno dentro. Manca una pianificazione generale, vengono fatte scelte senza sapere dove si andrà a parare”.

Nella riunione di ieri della Commissione è entrata ovviamente anche la notizia dei possibili esuberi alla Casinò de la Vallée.

“L’Assessore – spiegano Certan e Donzel – ci ha detto che lui non ne sapeva nulla e che si trattava di un’invenzione giornalistica”.

Replica Mauro Baccega: “Al momento della riunione in commissione non avevo visto ancora alcun documento, successivamente nell’incontro di maggioranza con l’amministratore unico della Casinò de la Vallée abbiamo appreso come sia intenzione della società valutare le opportunità di prepensionamento e proporre una contrattazione unica, visto che ad oggi sono quattro i contratti diversi presenti. Non ci sarà nessuna operazione perentoria, ho la sensazione che qualcuno abbia voluto fare un po’ di terrorismo mediatico per alzare il solito tam tam prima della riunione del Consiglio Valle”. Dettagli e numeri del piano aziendale arriveranno oggi sul tavolo della riunione, prevista in mattinata, fra sindacati e azienda.
 

Exit mobile version