Pnrr, ripartiti i fondi per la progettazione. Alla Valle d’Aosta quasi 834mila euro

21 Febbraio 2022

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce il Fondo per la progettazione territoriale. Si tratta di 161 milioni 515,175 euro – si legge in una nota governativa – utili a rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Alla Valle d’Aosta sono assegnati complessivamente 833mila 839,38 euro.

“È uno dei principali strumenti che abbiamo studiato per sostenere lo sforzo di progettazione degli enti locali – spiega la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna –: una misura innovativa che aiuterà 4.845 amministrazioni a dotarsi di progetti per partecipare ai bandi e all’assegnazione delle risorse del Pnrr e delle politiche di coesione nazionali ed europee”.

Alle sette Città metropolitane del Sud – Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo – andrà un milione di euro ciascuna. Alle 38 Province del Sud più Marche e Umbria 500mila euro ciascuna. Ai 4.800 Comuni del Sud e delle aree interne con meno di 30mila abitanti cifre variabili in relazione alla popolazione. In totale, alle amministrazioni del Sud è attribuita una quota di 98.977 milioni e a quelle del Centro Nord di 62.537 milioni.

“Con questo provvedimento – prosegue Carfagna – rispondiamo a una delle domande ricorrenti nel dibattito sul Piano di Ripresa: come faranno le amministrazioni più fragili a partecipare ai bandi? Gli Enti locali da oggi hanno consistenti fondi a disposizione per rivolgersi a professionisti esterni e definire un parco progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale utile a salire sul treno dei bandi Pnrr, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”.

Il dettaglio dei fondi assegnati ad ogni regione è consultabile nell’apposita sezione del sito del Ministero.

Exit mobile version