Poste, Rollandin chiede ai vertici di rivedere la scelta di ridurre i giorni di apertura di 8 uffici

10 Marzo 2015

"Riconsiderare le scelte fatte e, comunque, di non perdere quella funzione sociale che ha da sempre caratterizzato gli uffici postali nei nostri Comuni". E’ questo l’appello fatto oggi dal Presidente della Regione ai vertici di Poste italiane, Area territoriale Nord Ovest, nel corso di un incontro tenutosi anche alla presenza del Presidente del Celva e di alcuni sindaci. 

In Valle d’Aosta, come già annunciato, non chiuderà nessun ufficio postale ma 8 strutture vedranno ridotti i giorni di apertura. In particolare da aprile gli uffici postali di Etroubles, Ayas, Champoluc, Torgnon e Challand passeranno dagli attuali sei a tre giorni di apertura mentre quelli di St-Oyen, Fontainemore e Bard da tre a due giorni.
I vertici di Poste Italiane hanno promesso però nuovo servizi come il portalettere telematico: il personale di Poste italiane sarà fornito di un kit che consentirà di pagare direttamente i bollettini postali, fare ricariche telefoniche o di Poste Pay e altro direttamente al postino.

"Capiamo che ridurre i giorni di apertura va nella logica nazionale di Poste italiane per contenere i costi – ha affermato Rollandin – ma così si perde la funzione sociale della vostra azienda" ha detto Rollandin. Rammarico per questa scelta è stata espressa anche dal Presidente del Celva, Bruno Giordano, che ha ricordato "quanto negli anni hanno fatto i Comuni valdostani per Poste italiane, citando, per quanto riguarda la città di Aosta, la cessione di spazi privilegiati quando è stata ristrutturata la sede centrale delle poste."
Decisione criticata anche dal sindaco di Fontainemore e di Morgex che hanno sottolineato le difficoltà che questa ulteriore misura causerà alla popolazione.

Il Presidente Rollandin ha anche chiesto di potenziare l’attività di Poste italiane nei periodi di maggior afflusso turistico.

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