Presto un nuovo stabilimento per la Lavazza a Verrès. Ma il fatturato cala del 2%

27 Gennaio 2010

La crisi economica ha coinvolto anche lo stabilimento di Verrès con una diminuzione del fatturato per la sede valdostana del 2%. I livelli occupazionali, però, sono stati mantenuti, almeno secondo le rassicurazioni dell'assessore alle attività produttive Ennio Pastoret che oggi, mercoledì 27 gennaio, ha risposto ad un'interpellanza di Enrico Tibaldi, del PdL.
Ad oggi i dipendenti impiegati a Verrès sono sessanta – ha dichiarato in Consiglio regionale Pastoret -. Cinuqantacinque di questi sono assunti con contratto a tempo indeterminato. Altri 5 sono a tempo determinato e sono il residuo del contingente di 7 dipendenti che erano stati assunti per la 3 turnazione, notturna, che aveva avuto inizio nel novembre 2008. Per varie ragioni il turno di notte non è stato confermato. I dipendenti assunti sono però stati mantenuti in servizio ad eccezione di 2 ai quali non è stato rinnovato il contratto".

Nell'aprile del 2008, Regione, comune di Verrès e Lavazza siglavano un protocollo d'intesa per valutare la fattibilità del progetto di realizzazione, da parte della Regione, di un nuovo complesso industriale – nell'area sita nel Comune di Verrès – dove trasferire le attività. Tra i siti individuati c'era l'area ex Balzano.

"Sono state analizzate le tempistiche di realizzazione del nuovo impianto produttivo, gli investimenti previsti e, in modo particolare, gli obiettivi occupazionali – ha dichiarato Pastoret – fattori questi che costituiscono il presupposto stesso dell'approvazione e della condivisione della convenzione. Su tutti questi punti vi è stata condivisione e nei prossimi mesi dovremmo giungere alla firma della convenzione che sarà il documento che impegnerà effettivamente ed in modo sostanziale Regione, Comune di Verrès e Lavazza".

Una risposta che, però, non soddisfa l‘opposizione. "Se da un lato l'Assessore ci tranquillizza riguardo al rispetto del protocollo d'intesa – ha replicato Tibaldi – vi sono alcune contraddizioni che vanno evidenziate. Innanzitutto, la contrazione della produzione di Lavazza nello stabilimento valdostano, a fronte, invece, di un saldo positivo del gruppo; vi è poi la conferma del piano occupazionale, senza fornire dei dati oggettivi sull'incremento di tale occupazione".

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