Quotazione in borsa, il Comitato “Giù le mani dalle acque e da Cva” chiede un incontro con Marquis
Un incontro urgente con il presidente del governo regionale Pierlugi Marquis. A chiederlo è il Comitato "Giù le mani dalle acque e da Cva" dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi del Presidente della Regione sulla prosecuzione dell'iter di quotazione in borsa della partecipata regionale.
Il Comitato vuole conoscere da Marquis: "i motivi per i quali intende procedere nella quotazione, nonostante la richiesta di moratoria, spendendo quindi non pochi denari pubblici" e dal momento "che la Regione deve sborsare ancora circa 23 milioni all’anno sino al 2021 per pagare i debiti contratti negli anni novanta per l’acquisto dall’Enel degli invasi, delle centrali e degli impianti di proprietà ora di Cva". E ancora "se il debito pregresso per l’acquisto è a carico della Regione, ma gli utili Cva vanno direttamente nelle casse della Finaosta chi gestisce gli utili accumulati dall’atto dell’acquisto e ove sono investiti?", "come e dove saranno reperite le risorse finanziarie per i comuni valdostani, dal momento che, con la quotazione in borsa, verrebbero a mancare le quota degli utili prodotti attualmente dalla Compagnia?", "chi ci garantisce che, dopo la prima tranche di quotazione, all’incirca il 30%, negli anni successivi, per fare cassa, non vengano vendute altre quote sino a perdere la maggioranza della proprietà di Cva?", "come, dove e in quali settori della Regione si intendono investire i denari incassati dell’eventuale vendita parziale della Cva?".
Il comitato ricorda, quindi, come "i vertici Cva e Finaosta sono stati delegittimati" e chiede al Presidente "una preventiva discussione nel consigli comunali, regionale, e tra gli abitanti della Valle d’Aosta".