Regionali 2020, il decalogo di Coldiretti per tutelare il mondo agricolo
In vista delle elezioni regionali 2020, Coldiretti Valle d’Aosta ha inviato a tutti i candidati un documento in cui sottolinea le dieci necessità del mondo agricolo valdostano da considerare una volta formato il governo.
“Il mondo dell’agricoltura valdostana è da sempre in prima linea nella gestione e nella conservazione del territorio di una regione come la Valle d’Aosta che, per conformazione, evidenzia numerose fragilità idrogeologiche e si misura con il fenomeno dell’abbandono delle zone più impervie”, sottolinea Alessio Nicoletta, presidente di Coldiretti Valle d’Aosta. “Le aziende agricole valdostane sentono forte l’esigenza di poter contare su un governo che, indipendentemente dal colore politico, possa offrire continuità alle politiche agricole valdostane. Il settore agricolo ha bisogno di tempo per progettare e per raccogliere i frutti degli investimenti fatti, ed in generale la Valle d’Aosta necessita di una maggioranza coesa che garantisca un equilibrio di governo”.
Il decalogo stilato da Coldiretti punta, a livello politico, sull’istituzione di un Assessorato Agricoltura e Turismo che sia in grado di fornire una regia forte che dovrà garantire un alto livello di attenzione alle politiche agricole della Valle d’Aosta, e ad una promozione ed incentivazione della filiera corta che favorisca l’utilizzo di prodotti agricoli valdostani nelle attività ricettive e nella ristorazione. Il legame concreto tra agricoltura e territorio deve essere valorizzato con politiche ad hoc che tengano presente anche il contenimento della fauna selvatica. Serve una semplificazione burocratica, soprattutto in un momento fondamentale come il delicato passaggio alla nuova programmazione del Programma di sviluppo rurale il quale, però, non può essere ritenuto sufficiente: vanno attivate misure specifiche di integrazione economico-finanziaria, in particolare per i settori più delicati dell’agricoltura valdostana.
Il mondo agricolo non può fare a meno dell’acqua, pertanto occorre riprendere la revisione del Piano tutela Acque definendo con rigorosa certezza la priorità dell’utilizzo delle stesse nei confronti del settore agricolo. Così come è necessario rivedere ed attualizzare la legge sugli agriturismi ed il concetto della Razionalità e del Manuale degli standard costruttivi, in particolare alla luce delle nuove disposizioni legate al contenimento del contagio da Covid-19. L’ultimo punto del decalogo, non sicuramente per importanza, riguarda il completamento amministrativo del riordino fondiario, portando a termine un percorso virtuoso iniziato anni fa.