Sci, Conferenza delle regioni propone: “Riapertura al 50% in zona arancione”
La Conferenza delle regioni e delle Provincie Autonome sullo sci ci riprova e dopo la prima “bocciatura” del Comitato Scientifico licenzia nuove disposizioni per la riapertura degli impianti di sci che “tengono conto delle osservazioni dei tecnici”.
La data attesa è quella del 15 febbraio, come previsto dall’ultimo Dpcm. Le misure contenute nella proposta di linee guida regionali prevedono una limitazione al numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili. Va da sé che gli skipass andranno prenotat.
Ma la novità più rilevante contenuta nel documento, licenziato nella seduta di ieri della Conferenza, è la possibilità di tenere aperti gli impianti di sci, con un limite del 50% per tutte le tipologie, comprese quindi le seggiovie, con utilizzo obbligatorio di mascherine FFP2 o di livello superiore anche qualora la regione si trovi in zona arancione ovvero con un rischio moderato di diffusione del contagio. In caso di territori collocati, invece, in zona rossa la proposta è che gli impianti rimangano chiusi agli sciatori amatoriali.
“Ora non ci sono più motivazioni ostative – ha commentato il VicePresidente della Regione Luigi Bertschy – auspico una tempestiva validazione delle linee guida da parte del Governo in considerazione della prevista data di apertura degli impianti il prossimo 15 febbraio, come previsto dall’ultimo Dpcm”.