Scuola polmone di Tzamberlet, architetti e ingegneri si rivolgono al Tar
L’avevano anticipato con la lettera inviata nei giorni scorsi all’Assessorato: o il bando verrà modificato o andremo per via legali. Gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri della Valle d’Aosta che, assieme a Cna, hanno sollevato dubbi e perplessità sulla gara per la scuola polmone di Tzamberlet hanno presentato oggi ricorso al Tar di Aosta.
Nelle scorse settimane Sergio Togni, presidente dell’ordine regionale degli architetti e Edgardo Campane, presidente dell’ordine degli ingegneri, assieme ai presidenti degli ordini degli agronomi, geologi, geometri e periti industriali, in una lettera inviata all’Assessore Mauro Baccega, chiedevano la modifica del bando, evidenziando come lo stesso presentasse "notevoli punti di criticità che pregiudicano la legittimità dello stesso".
In particolare i sei ordini segnalavano nella loro missiva come: "gli elaborati posti a base di gara, non siano conformi a quelli minimi richiesti per un appalto, negli atti di gara non vengano indicati i criteri di valutazione dell’offerta, l’importo a base d’asta per i servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria non appaia correttamente determinato ed è notevolmente sottostimato". Inoltre "la percentuale minima dei requisiti in capo al mandatario della progettazione e la parzializzazione dell’importo dei lavori già eseguiti vantabili ai fini dei requisiti, risultano discriminanti, privilegiando esclusivamente le grandi società".
Il 30 marzo era il termine ultimo per presentare candidatura a partecipare alla gara, a procedura ristretta, da 20,5 milioni di euro.
La nuova scuola prefabbricata, che prenderà il posto del maneggio comunale, destinato a traslocare nell’area dell’ex cascina Favre, vicino al Quartiere Dora, nelle intenzioni della Regione, servirà alla ristrutturazione, a rotazione, degli edifici scolastici che ospitano gli istituti superiori.
L’edificio prefabbricato, dotato di palestra, sorgerà nella zona a nord del parcheggio della patinoire, tra Via Grand Eyvia e corso Lancieri, occupando una superficie di oltre 10.000 metri quadrati. Il progetto prevede anche interventi sulla viabilità della zona tagliata in due dalla ferrovia. Tra questi una pista ciclabile tra via Chavanne e Via Grand Eyvia, due nuove rotatorie, un viale alberato e servizi igienici per gli utenti delle aree ricreative e del parcheggio pubblico antistante il Palaindoor. Saranno anche risistemate le aree davanti al palaghiaccio e alla piscina coperta.