Siglata una convenzione tra Monterosa e UniVdA. Si studiano le “tariffe dinamiche” per gli skipass

30 Giugno 2021

Il Consiglio dell’Università della Valle d’Aosta, riunitosi lunedì scorso, 28 giugno, ha approvato la Convenzione tra il CT-TEM – il Centro Transfrontaliero sul Turismo e l’Economia di Montagna dell’UniVdA – e la Società Monterosa SpA.

Sul tavolo, l’attività di consulenza e supporto tecnico da parte dell’Ateneo per l’attivazione di un sistema di gestione ditariffe dinamiche per gli skipass della stazione sciistica per la stagione invernale 2021/2022.

Uno studio commissionato dalla Monterosa che nasce da un “qui e ora”, ma che si pone anche in un’ottica futura. Nella convenzione, infatti, si legge che “a seguito della pandemia le stazioni sciistiche italiane sono rimaste chiuse” e che “le prospettive di riapertura, per la prossima stagione invernale, sebbene incerte, sono comunque fondate su regole e limitazioni prima inesistenti e già in parte abbozzate, discusse e validate nelle sedi istituzionali”.

Limitazioni che si fonderanno verosimilmente “sul contenimento delle presenze complessive nelle stazioni sciistiche”, quindi con un numero massimo di presenze giornaliere per ogni comprensorio, e “sulla regolamentazione dell’accesso” ai diversi impianti. Il tutto “finalizzato a contenere i rischi di assembramento”.

Novità – ancora non definite a livello nazionale né regionale – sulle quali Monterosa SpA cerca di lavorare per tempo. Da qui lo studio dell’Università valdostana, per inserire “forme diprenotazionedella giornata” e basate sul “potenziamento ulteriore delle vendite online” per ridurre l’affollamento alle biglietterie, che devono comunque garantire la redditività.

Non solo, la gestione dinamica dei prezzi sulla quale si sta lavorando per le tariffe skipass – la cosiddetta RM, revenue management – prevede servizi a quantità “plafonate”, la possibilità di prenotazioni anticipate (come trasporto aereo e industria alberghiera), che massimizzi i ricavi e, a parità di costi, la redditività dei servizi.

“Il modello allo studio da parte dell’Università – spiega l’Amministratore delegato della Monterosa SpA Giorgio Munari – prevede delle tariffe che funzionino grossomodo come per gli spostamenti aerei. Dal momento in cui ci sono dei numeri limitati, più ci si avvicina al full e più si paga. Invece, prima compri e meno paghi. Stiamo cercando di capire se un modello di questo tipo possa essere replicato sugli impianti a fune e per questo abbiamo chiesto il sostegno all’Ateneo”.

Processo in itinere, in attesa dei risultati dello studio: “È un discorso di sostenibilità che stiamo facendo, ma sono ragionamenti che Covid o meno vogliamo approfondire. Per farlo serve tempo, e bisogna coinvolgere soprattutto le strutture ricettive, analizzare i prezzi massimi, quelli minimi e la sostenibilità della domanda”.

Questione riportata anche nella convenzione: “Per definire e implementare correttamente il sistema RM è però necessario realizzare preliminarmente una analisi sull’offerta (prodotti di biglietteria esistenti e relativi canali di vendita) e sulla clientela (serie storiche delle presenze per tipologie di clienti) e solo successivamente – considerati obiettivi e politiche commerciali che la società vuole perseguire – elaborare un modello che, sulla base di parametri articolati, permette di predisporre di prezzi istantanei’ da applicare a differenti segmenti di clientela nello specifico momento”.

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