Sindacati dicono “No” al trasferimento di 177 impiegati e operai forestali nella Salvaprecari
"Ancora una volta il Governo regionale, senza nessun confronto preventivo con i Sindacati ha deciso autonomamente quale strada seguire per ricollocare, in questo caso, 177 operai ed impiegati regionali a tempo indeterminato, in altro contesto lavorativo, contrattuale e datoriale". Così in una nota i sindacati intervengono sulla decisione, contenuta nel Defr, di far passare 177 persone – 82 impiegati forestali, 70 operai forestali e 15 esperti formatori dell'ex Agenzia del lavoro – assunte a tempo indeterminato ma con contratti di natura privatistica sotto la SalvaPrecari.
I sindacati si dicono contrari alla proposta e ribadiscono "la necessità improrogabile di un rilancio dei settori regionali agricolo, forestale ed edile,fortemente penalizzati e mortificati dalle scelte pubbliche fatte a partire dal 2010/11, che hanno di fatto comportato finora la perdita di oltre 500 posti di lavoro e creato ulteriori sofferenze sociali e nuova povertà a famiglie che già erano in grossa difficoltà economica".
Cgil, Cisl, Uil e Savt accendono poi i riflettori sotto la società regionale dei servizi: "nata per gestire alcune figure di personale pubblico regionale a tempo determinato non più assorbibili dall'Amministrazione regionale, si sta trasformando in un contenitore “pigliatutto”, che assume il personale con modalità economiche al ribasso e sostituisce con contratti “impropri” quelli corretti di categoria di provenienza dei lavoratori".
I sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente con l'Assessore all'Agricoltura, Testolin e alle Opere pubbliche, Baccega, si dicono infine pronti a difendere la contrattazione decentrata collettiva in essere e per tutelare i diritti legittimi acquisiti.
“La volontà dell’Amministrazione regionale di far confluire il personale forestale regionale a tempo indeterminato nella Società di Servizi è stata una doccia gelata che si commenta da sola; l’ultima sciagurata mossa politica di una lunga serie iniziata nel 2010, che ha spazzato via un importantissimo settore socio-economico valdostano, nonché strategico per la salvaguardia ambientale della Valle d’Aosta" sottolinea il segretario del Savt/Forestali Dimitri Démé: "Come sempre, lotteremo strenuamente per far rispettare i diritti dei lavoratori, con tutte le nostre forze e con azioni legali mirate alla salvaguardia del loro futuro professionale”.