Slow Food premia l’agricoltore ventiquattrenne di Arnad Andrea Casadei
“Penso di essere riuscito a vincere questo primo premio anche grazie alle idee che ho per il mio futuro. Vorrei aprire il mio punto vendita e riuscire ad avere una vasta gamma di trasformati a partire dagli ortaggi e dai frutti dell’azienda. Io adesso li mando in trasformazione in alcune aziende valdostane, ma mi piacerebbe che fosse tutto a km 0. Poi di sogni ce ne sono sicuramente altri.”
Andrea Casadei, agricoltore di 24 anni di Arnad, è stato premiato da Slow Food, un’associazione internazionale che promuove un’alimentazione pulita in armonia con l’ambiente. Al giovane è stato assegnato il primo premio, equivalente a un valore di 1000 euro, mentre gli altri due valdostani premiati sono una ragazza dell’Alta Valle e un ragazzo di Saint-Christophe.
Quest’estate Andrea aveva mandato la presentazione della sua azienda, “Le rȇve en vert”, a Slow Food, che l’ha poi visitata personalmente. La scorsa settimana, durante la premiazione, ha scoperto di aver vinto.
L’azienda è nata subito con la produzione di fragole, e ingrandendosi ha aggiunto la produzione di prodotti orticoli. Attualmente produce ortaggi e piccoli frutti.
Andrea, due anni dopo essersi diplomato all’Institut Agricole Régional, ha fondato da zero la sua azienda, che a gennaio compie tre anni. Non essendo figlio di agricoltori, ha dovuto fronteggiare parecchie difficoltà. “Bisogna comprare le superfici per fare agricoltura, i mezzi agricoli, si deve capire dove smerciare il prodotto coltivato, non si ha esperienza famigliare alle spalle, quindi all’inizio capita che si sbaglia e si hanno delle perdite.” racconta.
Il suo lavoro è intenso soprattutto nel periodo estivo, quando può durare dalle 4 del mattino fino alle 9 di sera. Tuttavia, ammette che “la terra dà soddisfazione”.
Andrea è stato sicuro nella scelta della sua strada. Ha scoperto questa passione sbrigando dei lavoretti di agricoltura in casa con il nonno: “vedevo che la cosa mi piaceva, mi dava soddisfazione, mi riusciva bene”. E l’hanno confermato le attività, gli stage e le gite proposte dalla scuola. “Avevo le idee chiare. Uscito dall’Agricole avevo già in mente di aprire un’azienda ortofrutticola” dichiara convinto “Non mi vedevo fare altro. Ho cercato di trasformare la mia passione nel mio lavoro e ci sto riuscendo”.
In azienda è aiutato dalla famiglia e lavora con lui un suo amico, insieme alla relativa famiglia. “Per ora è ancora una conduzione famigliare, ma dal prossimo anno mi sa che la famiglia non basterà più!” prevede Andrea.
E la previsione appare ragionevole. “Le rȇve en vert”, oltre a servire diversi supermercati valdostani, pasticcerie e gelaterie, da quest’anno serve anche mense, e ha spedito sia prodotti freschi che trasformati fino alla zona di Napoli, Milano e Genova.
“Oltre al valore del premio in sé, mi fa piacere che la gente apprezzi quello che faccio e che scelga il km 0 valdostano” riflette l’agricoltore “Ci sono tantissimi vantaggi nell’acquistare a km 0: fa girare l’economia locale, non si inquina, il prodotto è sempre fresco perché è stato raccolto al massimo il giorno prima, e conserva ancora tutte le sostanze nutritive, che sono elevate visto il microclima della Valle d’Aosta”.
“Il mio intento” aggiunge il giovane “è anche quello di riuscire a trasmettere l’impegno e la voglia che ho di far crescere la mia attività e di arrivare più in alto possibile”.