Stazione ferroviaria: ecco il progetto per abbattere le barriere architettoniche
Annunciato dall'assessore comunale di Aosta quasi due mesi fa in Consiglio, il progetto di prolungamento del sottopassaggio della stazione del Capoluogo comincia oggi il suo iter ufficiale di realizzazione.
L'iter “ufficioso” è iniziato invece due anni or sono, per riuscire anzitutto a portare alla luce un progetto completo che ha visto al tavolo il Comune di Aosta, la Regione, ReteFerroviaria Italiana e Trenitalia. Il cantiere – che vista la mole del lavoro sarà indubbiamente piuttosto 'invadente' – aprirà tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 e dovrebbe durare circa due anni. Dietro queste date ci sono i numeri: 7 milioni di euro di investimenti fatti da Rfi nel complesso della stazione che oltre al prolungamento che farà spuntare il 'sottopasso' nella struttura predisposta vicino alla stazione dei pullman vedrà l'eliminazione delle barriere architettoniche su tutta la stazione, illuminazione a led anche nelle pensiline, segnaletica fissa ex novo, percorsi tattili per ipovedenti, scivoli per il trasporto delle biciclette e 4 vani ascensore vetrati con la possibilità di 'incamerare' le bici.
“Nei prossimi dieci anni – ha spiegato Paolo Grassi, Direttore regionale di Rfi – l'obiettivo è quello di effettuare lavori per avere stazioni sempre più 'inter operabili', accessibili e al passo coi tempi. Il progetto per Aosta è importante, eliminerà le barriere architettoniche e, grazie all'intervento del Comune renderà la stazione un punto forte della città”.
Intervento comunale richiamato che rientra nel 'Bando periferie' approvato dall'allora Governo Renzi e che dovrebbe vedere l'arrivo nel Capoluogo di 12 milioni di euro, 2 milioni 319mila 296 dei quali finiranno per il progetto di riqualificazione e sistemazione viabile di piazza Manzetti con la famosa – e annosa – rotonda alla francese di fronte alla stazione: “Un valore importante che assieme a questo progetto con Rfi – ha spiegato il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz – legherà la zona sud della città con la zona nord, piccolo tassello di un progetto che in 3 o 4 anni cambierà e migliorerà tutta la zona”.
“È un progetto importante – il commento invece dell'assessore regionale ai Trasporti Claudio Restano – che avvicina la stazione alla popolazione, un lavoro fatto in collaborazione in un momento di grande evoluzione, e che deve portare un domani a collegare in maniera più rapida e più sostenibile Aosta e Torino”. Soddisfazione anche sul versante del Comune di Aosta: “Rfi ha recepito le nostre richieste – spiega invece l'assessore ai Lavori pubblici Valerio Lancerotto – all'insegna della sicurezza, la mobilità ed un ambiente più 'friendly', che incide positivamente sulla vita concreta degli utenti e dei cittadini. I lavori saranno inevitabilmente un po' 'invasivi' ma il risultato finale sarà importante, e renderà la zona un punto nevralgico della città”.