Tamponi a raffica per i concorsi pubblici, partecipare ora costa

01 Marzo 2021

Studiare si sa è un investimento sul proprio futuro, quando però il dispendio non è solo in termini di tempo ed energie ma anche economico, non tutti forse possono permetterselo, soprattutto di questi tempi.
L’ultimo Dpcm del 14 gennaio ha consentito nuovamente lo svolgimento dei concorsi pubblici in presenza, con una serie di vincoli, fra cui l’obbligo per i candidati di sottoporsi a tampone 48 ore prima della data della prova.

In Valle d’Aosta fra i primi enti che si sono dotati di un protocollo e hanno deciso di riavviare le selezioni in presenza c’è l’Università della Valle d’Aosta.
Il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un funzionario nel profilo professionale di Istruttore amministrativo-contabile era stato indetto nel mese di settembre 2020 per essere poi stoppato dalla Pandemia, come avvenuto per tante altre procedure.
Ora i 92 candidati ammessi potranno tornare a mettere la testa sui libri. Come detto però, l’impegno non sarà solo mentale ma anche economico. Per poter svolgere le prove dovranno esibire il referto di un tampone molecolare o antigenico, svolto 48 ore prima. Il primo costa 85 euro, il secondo 50 o 40 euro se eseguito all’Irv (chiusa però la domenica), in virtù di una tariffa agevolata concordata con l’Ateneo.

Si fa presto a fare due conti. Dei 92 candidati ammessi, 39 devono sottoporsi alla prova preliminare di accertamento linguistico (francese scritto e orale), 53 sono ammessi direttamente alle prove del bando (uno scritto e un orale). Se un candidato riesce a superare tutte le quattro prove previste dovrà mettere in conto una spesa di 160 euro, a cui si aggiungono i 10 euro già versati all’atto dell’iscrizione del concorso. Più fortunati quelli che avendo già superato il francese in altre procedure, dovranno sostenere solo due prove (uno scritto e uno orale) al costo di 80 euro.
Per venire incontro ai partecipanti al concorso, l’Ateneo ha pensato di accorpare i due scritti in un unico della durata di circa 3 ore e come detto, di stipulare una convenzione con l’Irv per abbassare i costi. Nel frattempo ha chiesto anche alla Regione di stipulare degli accordi per ridurre ulteriormente i costi.
Ipotizzando che un candidato, magari un neo laureato, si sia iscritto a tappeto ad una serie di concorsi, l’investimento economico crescerà a dismisura, senza peraltro aver certezza in nessun caso dell’esito favorevole delle selezioni. 
Alla luce di questi dati quanti giovani, alla ricerca di lavoro, saranno costretti per ragioni economiche a rinunciare a delle opportunità? Alcuni sicuramente più di altri, in barba ai principi di uguaglianza e pari dignità nell’accesso al lavoro ed in particolare agli uffici pubblici.

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