Tappi a vite, una nuova proposta per i vini valdostani

17 Luglio 2023

Sostenibilità, personalizzazione e sicurezza sono le caratteristiche principali dei tappi a vite, l’innovativa chiusura per bottiglie presentata dall’azienda alessandrina Guala Closures Group alla stazione Pavillon di Skyway Monte Bianco, lo scorso sabato 15 luglio, durante l’evento “Svitando e Svettando”. Un rivoluzione nel modo di tappare le bottiglie nata in Australia alla fine degli anni Novanta e poi esportata in diversi altri Paesi, tra cui anche  l’Italia. In Valle d’Aosta, però, si tratta di una realtà ancora poco conosciuta che incontra talvolta lo scetticismo dei produttori locali che al tappo a vite preferiscono le chiusure classiche.

Secondo l’azienda i tappi a vite, realizzati con alluminio 100% riciclabile, sarebbero invece una scelta migliore perché in grado di  garantire il mantenimento delle qualità organolettiche del vino senza produrre variabilità nell’odore e nel colore. Inoltre, il tappo a vite permetterebbe la possibilità di personalizzare l’etichetta secondo le esigenze del singolo produttore.

Con l’obiettivo di mostrare i vantaggi dei tappi a vite rispetto a quelli in sughero microagglomerato, l’azienda piemontese, oltre ad un iniziale momento di presentazione, ha organizzato un aperitivo e una cena – curati entrambi dello chef stellato Paolo Griffa – accompagnata da una degustazione di vini. Ai partecipanti sono state quindi proposte bottiglie della stessa annata, alcune delle quali chiuse con tappo a vite e altre con tappo di sughero per “far parlare direttamente i fatti”, come spiegato dal direttore generale BU Italia di Guala Closures Emanuele Sansone.

Emanuele Sansone e Paolo Griffa – evento “Svitando e Svettando”

All’evento erano presenti, oltre al presidente della Regione Renzo Testolin, anche alcuni membri del Consorzio Vini Valle d’Aosta, invitati per confrontarsi sulle diverse tipologie di chiusure. “Noi siamo aperti alle innovazioni, perciò proveremo a lanciare questa idea dei tappi a vite ai nostri associati e poi vedremo se funzionerà o no” – ha spiegato il presidente del Consorzio Vincent Grosjean in merito alla possibilità di proporre i tappi a vite agli associati, concludendo – “sarebbe interessante riuscire a coinvolgere anche il mondo della ristorazione attraverso un evento, per capire se l’idea possa interessare anche quel settore”. 

Tappi a vite
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