Terzo settore: in arrivo una nuova legge regionale sul welfare
Chiamato a raccolta dal Forum del terzo settore e dalla sua portavoce Sabina Fazari il mondo della cooperazione sociale si è ritrovato oggi, lunedì 28 novembre, nell’aula magna dell’ateneo valdostano per un incontro dedicato alla recente riforma del terzo settore e in particolare all’impresa sociale.
In questo settore, che si colloca tra il pubblico e il privato, oltre alla Riforma, sono attese importanti novità anche a livello regionale. “Stiamo lavorando a una legge regionale sul welfare” ha annunciato durante i saluti introduttivi l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Laurent Viérin “che ridefinisca le politiche, rilanciando l’idea che quando si parla di persone non vada adottato l’approccio numerico, che il welfare non debba essere considerato una spesa, ma un investimento”.
La riforma nazionale potrebbe aprire spazi nuovi e nuove opportunità per Raimondo Donzel, Assessore alle Attività produttive della Regione Valle d'Aosta: “E’ un provvedimento che può valorizzare le energie migliori di questo settore creando anche importanti e positive opportunità di lavoro”.
Le caratteristiche dell’impresa sociale, e i contenuti della riforma sono stati analizzati ed approfonditi nel corso dei lavori. Sergio Silvotti, Portavoce del Forum del terzo settore della Lombardia, ne ha sottolineato l’ambito di azione: “non è solo un’impresa che si occupa di sociale, ma l’aggettivo significa che è promotrice di relazioni tra i soggetti, che mette in relazione i bisogni”. Il Portavoce della Lombardia ha anche invitato le cooperative valdostane a non abbandonare il coinvolgimento dei cittadini sulle questioni sociali.
Gianfranco Marocchi, direttore di Welfare oggi, ha spiegato come l’impresa sociale, come disegnato dalla legge, è un’organizzazione che si colloca all’interno del terzo settore “e vedrà, quindi, applicata la normativa che coinvolge il settore su tutto ciò che non sia diversamente specificato”.
Sulla capacità di attrarre le risorse del privato e del profit e sulla difficoltà di misurazione dell’impatto sociale, ovvero il risultato finale sul bisogno iniziale, ha invece parlato Anna Merlo, docente dell'Università della Valle d’Aosta. Nel suo intervento anche la necessità di mettere in trasparenza il settore portando alla luce i numeri delle organizzazioni e delle imprese.
Il convegno è proseguito con l'intervento di Stefano Granata, Presidente del Gruppo cooperativo CGM e con una tavola rotonda dal titolo "Fare impresa sociale in Valle d'Aosta: tra l'oggi e il domani" coordinata da Jean Frassy che ha visto la partecipazione di rappresentanti del pubblico, del terzo settore e del mondo dell'informazione.