Traforo del Monte Bianco, Confindustria dice “no” alla chiusura
Dopo l’Adava a far sentire la propria voce, sulla ventilata chiusura del Traforo del Monte del Monte Bianco per lavori alla volta, è Confindustria Valle d’Aosta.
“Su tale situazione si è molto parlato, ma sino ad oggi si sono esaminate solo le ripercussioni sul settore turistico. – ricorda l’Associazione – La chiusura del Tunnel colpirebbe anche il settore che rappresentiamo; il trasferimento infatti del traffico verso altri trafori comporterebbe aumenti di costo per spedizione e consegna merci oltre ad una perdita di attrattività per nuovi insediamenti”.
E “l’aumento di tali costi” per Confindustria “comporterà nel tempo scelte che si potrebbero ripercuotere sull’intera popolazione valdostana”.
“L’Azienda infatti che si troverà ad affrontare maggiori spese dovrà cercare di ridurle – cita come esempio l’Associazione – attraverso soluzioni che potrebbero portare alla riduzione di personale dipendente o ancor peggio alla delocalizzazione con chiusura delle sedi produttive. Il tutto senza considerare gli effetti sul comparto fiscale regionale con le relative ricadute sul territorio”.
L’invito di Confindustria alla politica è, quindi, di prendere delle decisioni “con responsabilità, per il bene della Valle d’Aosta e di tutti i valdostani e non sia il solito pretesto per uno scontro tra fazioni politiche avverse.”
L’associazione, che si dice contraria alla chiusura anche temporanea del Tunnel, auspica infine che “venga trovata una soluzione rapida che permetta di fare la dovuta manutenzione senza la chiusura del traffico. Nel caso ciò fosse inattuabile auspichiamo che venga valutata senza indugio la realizzazione della canna di sicurezza così da garantire un tunnel sicuro e di uguale rango a quelli internazionali.”