Turismo, in arrivo l’Ente unico di promozione
Un disegno di legge “di riforma del Turismo valdostano che porterà alla nascita dell’Ente unico di promozione turistica, braccio operativo che metterà in campo strategie di studio dei mercati, promozione e marketing del prodotto Valle d’Aosta nel suo insieme, razionalizzazione e coordinamento delle manifestazioni e che comprenderà anche un comitato grandi eventi con l’obiettivo di coordinare e promuovere in modo univoco le manifestazioni attraverso un’agenda unica degli eventi”.
Così Laurent Viérin, Assessore regionale al Commercio, si è presentato ieri – lunedì 18 marzo – alla riunione del direttivo dell’Adava, l’Associazione valdostana degli albergatori, annunciando una “riorganizzazione” che “prevede la separazione di funzioni tra Amministrazione regionale ed Ente strumentale, con la prima che si occuperà della strategia di sviluppo e di marketing oltre che del controllo e dell’analisi dei risultati e il secondo che interverrà nella strategia di promozione e comunicazione e nell’attuazione delle campagne e delle iniziative promozionali a sostegno di tutte le componenti dell’offerta”.
Le locazioni turistiche brevi
Sulle “locazioni turistiche brevi” il Presidente degli albergatori Filippo Gérard chiedeva garanzie: “Le nuove forme di ospitalità – ha spiegato – sono un’opportunità e una risorsa importanti per il sistema turistico regionale, ma bisognerebbe che venissero regolamentate, affinché tutti lavorino ad armi pari. È poi necessario modificare l’attuale modello di determinazione degli importi dell’imposta di soggiorno, che dovrebbe essere estesa anche alle locazioni turistiche brevi da parte di privati, passando dal meccanismo legato alla media della dichiarazione tariffaria alla classificazione a stelle”.
Un provvedimento, da parte regionale, è già sul tavolo: “Il testo del Disegno di legge propedeutico alla regolamentazione degli affitti brevi è pronto da tempo – ha spiegato in risposta Viérin – e si era fermato per seguire l’evoluzione del dibattito a livello nazionale, dove diverse Regioni hanno normato il settore. Si tratta ora di riaprire il tavolo di confronto e coinvolgere tutti gli attori interessati e procedere poi con l’iter legislativo attraverso il confronto di tutte le parti in causa”.