Usl, criticità per la sostituzione degli infermieri sospesi
Nuove assunzioni ma anche azioni organizzative. Prosegue la sospensione del personale sanitario non in regola con l’obbligo vaccinale, una cinquantina circa. Al momento la trentina di operatori lasciati a casa sono stati sostituiti senza particolari difficoltà. L’Usl ha individuato nuovi operatori corrispondenti a quelli già sospesi, per le categorie numericamente più rappresentate e che stanno prendendo servizio: i tecnici sanitari di radiologia, per la sostituzione dei quali è stato reclutato un numero di operatori corrispondente e gli operatori sociosanitari-OSS, per i quali sono stati reclutati soggetti provenienti da agenzia interinale.
Più problematica la sostituzione degli infermieri.”Al momento, il numero degli infermieri che hanno accettato l’assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato (non soggetti all’obbligo della prova di francese e in attesa di concorso) non è sufficiente a “coprire” i posti che risulteranno vacanti” spiega in una nota l’Usl – “Nel caso in cui non si riesca a assumere un numero sufficiente, si stanno valutando misure organizzative alternative, come la proposta di ore aggiuntive retribuite in libera professione aziendale, ed altre misure riorganizzative che permettano di arrivare senza gravi problemi alla data di assunzione dei nuovi infermieri”. La questione è stata affrontata oggi dall’azienda sanitaria in un incontro con le organizzazioni sindacali del comparto.
Ad oggi, dei 51 sanitari originariamente non in regola, 8 hanno regolarizzato la loro situazione (tra cui 2 Infermieri, 2 OSS, 1 tecnico di radiologia) e possono quindi rimanere in servizio attivo.
I provvedimenti di sospensione possono essere revocati in seguito alla vaccinazione oppure alla presentazione di certificati medici che attestino l’impossibilità di vaccinarsi, che saranno valutati da un’apposita commissione medico-legale.