Vacanze 2020? Per gli italiani in un appartamento in montagna

18 Giugno 2020

Per molti italiani quest’anno non ci sarà lo “stesso mare, stessa spiaggia”, ma un sicuro rifugio in montagna. A dirlo è una ricerca condotta nella primavera dall’Università della Valle d’Aosta e dalla Libera Università di Bolzano su un campione di più di 1500 italiani intervistati.

“I risultati dello studio mostrano che la montagna sarà la destinazione turistica preferita per le vacanze estive 2020 e che il turista ha la necessità di ricevere informazioni il più possibile in tempo reale, soprattutto in merito al grado di affollamento di attrazioni e percorsi turistici” spiega Consuelo Nava, docente Univda di statistica economica, che ha condotto la ricerca assieme alla collega dell’Università altoatesina Linda Osti e ad alcuni loro studenti.

Dai dati emersi, si evidenzia un notevole desiderio degli italiani di andare in vacanza nel corso dell’estate 2020. Il 73% del campione intervistato ha, infatti, intenzione di intraprendere una vacanza in Italia tra metà giugno e settembre 2020; di questi il 45% prevede di trascorrere tra le 5 e le 7 notti fuori casa e il 27% tra le 10 e le 15 notti.

Se la principale motivazione alla vacanza per gli italiani rimane la necessità di rilassarsi, quest’anno assume molta più importanza il desiderio di fare visita a parenti e amici.

“La montagna, in generale, è considerata più sicura sia del mare sia delle città, – spiega una nota –  e il livello di sicurezza percepito aumenta con il passare delle settimane: i mesi di agosto e settembre sono infatti considerati più sicuri dei mesi di giugno e luglio. La stagione partirà prima per le destinazioni di montagna, che già da metà giugno vengono considerate più sicure rispetto alle destinazioni marine durante il mese di agosto. Le città faticheranno più di altre destinazioni turistiche a conquistare la fiducia dei turisti: ad ottobre vengono ancora considerate meno sicure della montagna a luglio. Le strutture ricettive più utilizzate saranno gli appartamenti. Le seconde case, a volte sottoutilizzate, verranno riscoperte e magari offerte ad amici e parenti”.

Avranno più lavoro da fare gli alberghi per conquistare la fiducia dei clienti. Dallo studio emerge, infatti, che verrà principalmente richiesta un’attenta e frequente igienizzazione delle camere e degli spazi comuni, così come un maggior numero di posti a sedere negli spazi esterni.

Infine, quasi il 30% degli italiani intervistati afferma che non intende effettuare una vacanza nell’estate 2020. Le ragioni di tale scelta sono principalmente i problemi economici, la mancanza di tempo (spesso i giorni di ferie sono già stati esauriti durante il lockdown) e la percezione che non sia ancora sicuro viaggiare nei prossimi mesi. Per alcuni, poi, è poco motivante una vacanza con restrizioni che limitano il senso di relax e libertà, mentre una piccola minoranza preferirebbe una vacanza all’estero.

Lo studio ha rilevato una potenziale riduzione del gettito economico dovuto alle vacanze estive 2020 degli italiani: le visite a parenti e/o amici e la vacanza nella seconda casa di proprietà rappresentano una parte più importante degli spostamenti rispetto alle precedenti estati.

La raccolta dati proseguirà nel mese di giugno, vista anche la costante evoluzione della situazione legata all’emergenza covid-19.

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