Campagne per sensibilizzare le aziende sul tema della parità di genere
Promuovere attività d’informazione per sensibilizzare le aziende sul tema della certificazione di parità di genere e sull’opportunità di compilare il rapporto biennale relativo all’occupazione maschile e femminile. E’ l’intento annunciato dalla Consigliera di parità della Valle d’Aosta e dall’Ordine regionale dei Consulenti del lavoro, a seguito della firma di un protocollo di intesa tra la Consigliera nazionale di Parità e il Consiglio nazionale dell’Ordine, avvenuta di recente a Firenze nel corso del 15° Festival del lavoro.
Verranno inoltre realizzate campagne di informazione per rafforzare le competenze e le metodologie d’intervento relativamente alle azioni antidiscriminatorie e di tutela e promozione della parità e pari opportunità nei luoghi di lavoro, anche nell’ambito delle iniziative previste dal Piano Politiche del Lavoro condivise dal Consiglio per le politiche del lavoro e dell’alleanza per il lavoro di qualità.
L’accordo nazionale intende garantire un efficace coordinamento delle iniziative in materia di parità e pari opportunità, finalizzate alla promozione e al controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne sul lavoro.
“Anche attraverso la promozione di azioni positive e il sostegno alle politiche attive del lavoro – si legge in una nota dei due organismi – si intende favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna e attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, con particolare riferimento al ruolo genitoriale di lavoratrici e lavoratori”.
Il Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro si impegna inoltre a “sensibilizzare iscritti e iscritte alla promozione del lavoro etico e della legalità nei rapporti di lavoro” e anche allo sviluppo di progetti di attuazione delle pari opportunità nell’accesso e nello svolgimento dell’attività professionale. Il tutto, “valorizzando le differenze di genere e rafforzando la parità di rappresentanza di genere anche negli Ordini istituzionali ed associativi”.