Da Savt e Savt Santé la proposta di un contratto regionale della Sanità
Sul mancato rinnovo del Contratto nazionale collettivo della Sanità, Savt e Savt Santé sono “preoccupati della spaccatura nazionale che ha comportato la mancata firma del rinnovo contrattuale” che ha coinvolto nella polemica anche Cgil, Cisl e Uil valdostane e che “rimanda ancora gli aumenti economici contrattuali di tutto il personale del comparto sanità fermi al 2021”.
Però, il sindacato vuole rilanciare “con forza la grande opportunità data dall’autonomia speciale della Valle d’Aosta per iniziare un percorso omogeneo e condiviso sulla contrattazione integrativa regionale”.
“Per quanto riguarda la regionalizzazione del Contratto della Salute, constatiamo che l’articolo due del nostro Statuto sottolinea che la Regione ha il potere legislativo in materia di regolamentazione degli uffici e degli organismi che dipendono dalla Regione e sulla posizione giuridica ed economica del personale – scrivono ancora Savt e Savt Santé –. Per la Valle d’Aosta potrebbe essere possibile considerare la necessità di uscire dal contratto collettivo nazionale di lavoro, dato che la Valle d’Aosta già contribuisce con le proprie risorse al finanziamento globale del sistema sanitario regionale, e proporre un contratto regionale capace necessariamente di rispondere più efficacemente alle nuove esigenze generali della nostra sanità pubblica”.
Per questo, Savt e Savt Santé “ritengono che siano maturi i tempi per aprire il tavolo di discussione sulla contrattazione regionale di secondo livello per applicare a livello regionale gli aspetti giuridici ed economici contrattuali migliorando condizioni di benessere lavorativo che dipendono dalle declaratorie professionali dagli strumenti giuridici adottati e, non da ultimo, dalle condizioni economiche di tutto il personale del Servizio Sanitario Regionale”.
Da dove partire? Il sindacato spiega: “Un primo passo verso un sistema regionale di riconoscimenti è avvenuto con le Rar e le indennità di attrattività e fidelizzazione che ad oggi necessitano di razionalizzazione e stabilizzazione della disciplina già applicata a tutti i lavoratori della sanità con riconoscimenti economici extracontrattuali”.
E quindi “fondamentale riprendere un’azione comune con le altre sigle sindacali che operano all’interno del sistema sanitario valdostano, perché una maggiore sinergia unitaria può permettere di discutere e risolvere con efficacia le numerose problematiche presenti all’interno del sistema sanitario regionale. L’azione unitaria di tutti i sindacati del Comparto e della Dirigenza è l’arma vincente per difendere gli interessi dei lavoratori e, conseguentemente, garantire alla popolazione un servizio adeguato alle aspettative”.
“La vera sfida – chiudono Savt e Savt Santé – è rispondere maggiormente alle necessità di una popolazione alpina che, per la sua geolocalizzazione territoriale, ha esigenze particolari e necessita di numerose strutture territoriali capillari”.