Per partecipare alla chiamata pubblica serve il francese, i sindacati: “Discriminatorio”
Primo e unico caso di chiamata pubblica della Regione che non consente la partecipazione a chi non è ancora in possesso dell’accertamento della lingua francese valido per la categoria D. Succede per due posti da responsabile amministrativo contabile presso il comune di Saint-Christophe. A denunciare e diffidare l’Amministrazione regionale sono i sindacati che in una nota evidenziano le disparità di trattamento rispetto ad altre chiamate.
“Con quale spirito in azienda Usl le persone possono essere serenamente assunte a termine e superare la prova di lingua in un secondo momento e nel comparto unico non si può addirittura partecipare ad una selezione” scrivono Savt, Cgil, Cisl e Uil.
Tra i requisiti per poter partecipare alla chiamata pubblica figura l’accertamento della lingua francese valido per la categoria D. “Ora, a chi legge tale pretesa potrà sembrare ordinaria, essendo la nostra una Regione bilingue e a Statuto speciale, – evidenziano i sindacati – se non fosse per il fatto che il cittadino, dalla notte dei tempi, qualora non fosse in possesso di tale accertamento poteva sottoporsi alle prove del caso e vedersi proporre il contratto individuale di lavoro laddove ne risultasse vincitore”.
Requisito che, secondo i tecnici “potrebbe essere pure legittimo”, mentre a Savt, Cgil, Cisl e Uil “appare invece contrario ai principi costituzionali, oltre che contrario al quadro normativo della nostra amata Regione e, pertanto, gravemente discriminatorio nei confronti dei cittadini e per di più dei giovani ragazzi neo laureati che ne verranno certamente esclusi”.
“Abbiamo il fondato timore – concludono i sindacati – che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B ed amministrazioni di serie A ed amministrazioni di serie B. Per tale motivo, come organizzazioni sindacali, abbiamo inoltrato diffida all’Amministrazione regionale, presso la struttura competente, affinché detta chiamata venga integrata e/o revocata in modo tale da non discriminare nessuno”.