Continua la querelle sulle adesioni, da parte dei lavoratori valdostani, allo sciopero generale indetto venerdì scorso da Cgil e Uil. Lato trasporti, è la Filt Cgil Valle d’Aosta a contestare “i numeri forniti dal direttore di esercizio di Arriva Italia dell’area di Aosta, Alfredo Lopes, il quale in un’intervista ad AostaSera dichiara che allo sciopero generale del 29 novembre ha aderito meno del 30 per cento dei lavoratori”.
“In realtà – sottolinea il sindacato –, nella fascia oraria che va dalle ore 9 alle ore 12, unica fascia possibile per via della precettazione del Ministro dei Trasporti, i lavoratori che potevano scioperare erano in totale 17, ma hanno aderito in 12”. Per questo, la Filt spiega: “La percentuale di adesione è quindi superiore al 70 per cento, perfettamente in linea con i dati forniti dalle organizzazioni sindacali”.
“In Arriva Italia, azienda leader dei trasporti, si registrano ottime relazioni sindacali e non ci spieghiamo il motivo di far emergere invece dati inesatti – aggiungono dalla Filt Cgil VdA –. Vogliamo credere che si sia trattato di superficialità o di un errore di calcolo del Direttore di esercizio”.
Sciopero generale, è guerra sulle cifre di adesione
30 novembre 2024
All’indomani della giornata di sciopero generale indetta dai sindacati Cgil e Uil contro la manovra economica del Governo, le segreterie regionali si dichiarano soddisfatte per l’adesione. “Lo sciopero è riuscito anche in Valle d’Aosta, come a livello nazionale” fanno sapere accompagnando la nota con alcuni dati sui tassi di partecipazione dei lavoratori.
Per la Cgil e la Uil si parla di 75%di adesione allo sciopero alla Cogne Acciai Speciali, 50% alla Grivel ( Verrayes) e all’Engineering (Pont-Saint-Martin). Più bassi i settori come l’edilizia e industria alimentare (30%), il commercio 15%, il turismo e ristorazione 20%.
Dalla mappatura dei sindacati emerge anche che hanno incrociato le braccia il 40% dei lavoratori del trasporto, con punte dell’80% nel Trasporto Pubblico Locale nonostante la precettazione.
“È stato uno sciopero necessario per cambiare una manovra di bilancio che crea ancora più povertà tra le lavoratrici e i lavoratori, bonus che sono solo specchietto per allodole e una mancanza di investimenti nelle politiche industriali del nostro Paese. Anche su scuola, sanità e welfare chiediamo un rifinanziamento cospicuo” hanno dichiarato le due segretarie generali regionali Vilma Gaillard (Cgil) e Ramira Bizzotto (Uil).
Le percentuali diffuse dai sindacati si discostano, però, molto da numeri in possesso e divulgati dalle imprese.
Per le imprese: “poche unità di lavoratori si sono fermati”
“I numeri delle adesioni non ci possono essere fino a lunedì, questo i sindacati lo sanno” sottolinea Ilaria Fadda, responsabile del personale della Cogne. Ciò detto, Fadda evidenzia l’assoluta normalità della giornata lavorativa di ieri nello stabilimento siderurgico aostano: “Se si fosse arrivati anche solo al 30% di reparti mi avrebbero chiamato, e così non è stato”.
Giornata tranquilla anche sul fronte dei trasporti dove non si sono segnalate particolari criticità. “Nella nostra realtà non ha scioperato nessuno” spiega Jean Calliera, legale rappresentante della Vita spa. Le unità di personale che non si sono presentate al lavoro sarebbero invece quattro per Christian Fusinaz della Svap, una realtà che conta un’ottantina di dipendenti.
Arriva Italia ha registrato un 30% di adesioni del personale coinvolto nella fascia interessata dalla sciopero secondo Alfredo Lopes Direttore di esercizio dell’Area di Aosta. “La percentuale equivale a una decina di persone circa, anche meno” spiega.