Nasce VR-AVALANCHE: la realtà virtuale per educare sui rischi in montagna

29 Settembre 2021

D’ora in poi la sicurezza in montagna avrà un alleato in più. È stato, infatti, presentato VR-AVALANCHE, un nuovo percorso educativo che si dota di strumenti come quello della realtà immersiva e che punta su una miglior formazione riguardo ai rischi legati all’ambiente montano e, in particolar modo, alle valanghe.

Il progetto nasce dal Programma di Cooperazione Transfrontaliere Italia/Francia ”ALCOTRA”, nell’ambito del PITEM “RISK”, ossia il piano integrato tematico sulla prevenzione e gestione del rischio. Il capofila del progetto è l’Assessorato Finanze, Innovazione, Opere pubbliche e Territorio mentre la Fondazione Montagna sicura, in collaborazione con il Soccorso Alpino Valdostano, è il Soggetto attuatore.

“La tecnologia di VR-AVALANCHE – spiega l’Ing. Raffaele Rocco del dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio – è nato nel 2016 ed inizialmente era destinato ai tecnici e soccorritori, ma abbiamo scoperto che il prodotto che avevamo partorito era simile ad un videogioco, utilizzabile e attrattivo soprattutto per i giovani. Difatti, mai avevamo avuto una partecipazione così viva da parte degli studenti delle nostre scuole.”

Il progetto VR-AVALANCHE prevede la costituzione di trenta atelier di cui sedici saranno inseriti in alcune scuole ed ospiteranno le classi, mentre i restanti coinvolgeranno residenti e turisti e saranno dislocati nelle località montane più frequentate del territorio valdostano. In ciascuno dei trenta atelier sarà possibile provare in realtà virtuale l’esperienza di dover soccorrere qualcuno che è stato travolto da una valanga. Inoltre, saranno presenti dei tecnici della Fondazione Montagna Sicura per fornire degli elementi di nivologia e due guide alpine formate per l’occasione che porteranno agli spettatori le loro esperienze sul campo e forniranno i consigli utili per le escursioni ad alta quota. In aggiunta, solo per gli atelier scolastici, saranno presenti anche dei tecnici di volo.

Per quello che concerne lo strumento della realtà virtuale, questo riproduce una giornata sugli sci programmata nei minimi dettagli. In questo modo colui che osserva acquisisce una serie di informazioni riguardanti anche la preparazione e l’equipaggiamento necessario per l’alta quota. Dopodiché, durante la sciata virtuale, viene simulata una valanga ed ecco che l’utente si trova ad armeggiare con ARVA, pala e sonda per salvare la vita del compagno sepolto dalla neve. “Questo prodotto – afferma il Responsabile della comunicazione della Fondazione Montagna Sicura, Davide Franco – non ha la pretesa di sostituirsi all’esperienza reale ma può aiutare ad automatizzare tutte quelle azioni che in un contesto di emergenza sono vitali.”

“Conoscere queste operazioni è davvero fondamentale – dice il direttore del Soccorso Alpino Valdostano, Paolo Comune– difatti, in caso di valanga, i primi quindici minuti sono importantissimi per salvare la vita di colui che è stato seppellito dalla neve. E l’elisoccorso difficilmente riesce ad arrivare sul luogo prima dei dieci minuti dalla chiamata.”

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