A Donnas è sfida tra sindaci: Amedeo Follioley contro Gino Agnesod

02 Maggio 2015

Amedeo Follioley contro Gino Agnesod. A giocarsi la poltrona di sindaco a Donnas, alle prossime elezioni comunali, sono due politici esperti che sono già stati alla guida del proprio paese. Follioley, infatti, è il sindaco uscente, mentre il secondo, Agnesod, è stato primo cittadino dal 1975 al 1980, per poi diventare assessore regionale al Turismo e alle Finanze.

Libertà e partecipazione – Agnesod Sindaco
Sostenuta dall’Union Valdôtaine Progressiste e Movimento 5 Stelle, la lista “Libertà e partecipazione – Agnesod Sindaco” presenta un candidato che però non vuol sentire parlare di vincoli politici. “Non vogliamo essere gestiti dai partiti: niente gabbie. Torniamo a fare come dopo la guerra, quando i cittadini si mettevano insieme, per dare un futuro al proprio paese”. Secondo Agnesod per prima cosa bisogna “recuperare la partecipazione diretta dei cittadini che devono tornare a essere i veri protagonisti della vita politica del paese. Basta con le deleghe in bianco”.

Per far ripartire lo sviluppo e l’economia del paese – “i bilanci sono poveri e c’è la necessità di razionalizzare il più possibile” – secondo Agnesod è importante “riaprire la strada delle Gallie (Via Francigena) verso Bard, su cui si camminava letteralmente da più di 2000 anni e ora chiusa con un’ordinanza del Sindaco dal 2011: vogliamo permettere ai 300.000 visitatori che ogni anno visitano il Forte di Bard, di raggiungerci”. Fondamentale anche la valorizzazione del borgo. “Da anni si parla della necessità di recuperare e sviluppare quello che a tutti gli effetti è ritenuto tra i più importanti e antichi borghi valdostani. Riteniamo che debba essere riconosciuto istituzionalmente con una specifica legge regionale per istituire un “Fondo specifico per il recupero, la tutela, la crescita e lo sviluppo della borgata”.

Un pays à vivre “Con impegno e concretezza”
Una delle priorità della lista guidata dal sindaco uscente Amedeo Follioley, espressione delle sezioni locali dell’Union Valdôtaine e del Partito Democratico, riguarda il turismo e in particolare “il potenziamento della segnaletica, la sistemazione e il recupero della rete sentieristica, oltre alla promozione del progetto europeo “Bassa Via della Valle d’Aosta”. Sulla questione molto sentita del collegamento con il Forte Bard attraverso la strada romana chiusa da anni, Follioley rimanda le accuse al mittente. “E’ stata chiusa nel 2006, e comunque solo un breve tratto, di 100 metri complessivi, è sotto il Comune di Donnas, il resto rientra sotto Bard: si tratta di un’evidente strumentalizzazione politica”.

Un altro punto cruciale riguarda la riforma degli enti locali. “C’è molto da fare – spiega Follioley – a partire dalla razionalizzazione della spesa corrente, al fine di mantenere i servizi ai cittadini e liberare risorse per gli investimenti. Il Comune ha un bilancio sano, i conti sono in ordine e non abbiamo lasciato debiti. Questo ci fa ben sperare per un futuro in cui bisognerà puntare molto sui fondi europei. Ad esempio con il progetto Alcotra 2014-2020 vogliamo recuperare i vecchi vigneti, allo stesso modo cerchiamo fondi per realizzare un “albergo diffuso” all’interno del borgo, per il quale avremmo già anche individuato un edificio di riferimento, l’ex municipio”.

 

L’appello dei due sindaci
“Mi sono assunto l’impegno di fare da traghettatore – termina Agnesod – di passare il testimone alle nuove generazioni, ai tanti giovani che hanno voglia di mettersi in gioco perché hanno a cuore il futuro di Donnas: non si tratta solo di politica ma del nostro paese”.

“Il nostro motto si può riassumere in due parole: impegno e concretezza", conclude Follioley. "Negli ultimi cinque anni crediamo di aver agito mettendoci sia l’uno che l’altra, per fare fronte a un periodo di grande crisi e difficoltà. Possiamo garantire che faremo lo stesso anche nella prossima legislatura”. 

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